Le pubbliche amministrazioni italiane sono tra le più lente a completare l’iter di pagamento nei confronti dei propri fornitori. Soprattutto per le piccole e medie imprese, vera forza del tessuto imprenditoriale italiano, questi eccessivi ritardi nei pagamenti hanno determinato gravi conseguenze finanziarie, causando anche la chiusura di molte Pmi.
Da oggi una nuova direttiva approvata dal Parlamento europeo potrà agevolare la liquidità delle imprese, il cui onorario dovrà essere pagato entro 30 giorni. Questa infatti è la data stabilita dalla nuova norma, che rappresenta una variazione epocale rispetto agli attuali tempi italiani.
Il provvedimento – secondo il commissario all’industria Antonio Tajani, il provvedimento – oltre a fornire alle Pmi una «maggiore protezione contro gli abusi» consentirà di «evitare la bancarotta e salvare tanti posti di lavoro».
Solo in alcuni casi, considerati eccezionali, il limite di 30 giorni potrà essere violato, ma comunque dovrà sempre rimanere inferiore ai 60. Unica applicazione dei 60 giorni anche in via ordinaria è costituita dal settore sanitario o nel caso in cui le imprese siano controllata da capitale pubblico.
Importante anche la data entro la quale il provvedimento dovrà essere recepito all’interno dell’ordinamento locale da tutti gli Stati membri. Il termine infatti è quello dei 24 mesi, ovvero entro il 2013.
Per chi non rispetterà i tempi stabiliti dopo l’entrata in vigore della norma, è previsto un pagamento aggiuntivo degli interessi pari all’8%, con una maggiorazione in relazione al tasso di riferimento della Bce.