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Finanziaria addio: varata legge di stabilità. Ora, riforma fiscale

di Alessandra Gualtieri

14 Ottobre 2010 16:20

Via libera al Ddl di stabilità e Ddl di approvazione del bilancio di previsione dello Stato per il triennio 2011-2013

Varata dal CdM con voto unanime la Legge di Stabilità. Disco verde anche al Ddl di approvazione del bilancio di previsione dello Stato per il triennio 2011-2013. Come spiegato dal ministro dell’Economia Giulio Tremonti, non si può più parlare di Finanziaria ma di un quadro dei conti pubblici, tracciato il quale si potrà ora parlare di programmazione economica.

Dal 20 ottobre, per prima cosa, saranno avviati i colloqui per la riforma fiscale, entrando dunque nel vivo della “fase di sviluppo”, come l’ha definita Tremonti.

Il Ministro ha infatti preannunciato la richiesta di una delega al Parlamento per dare attuazione alla riforma del fisco, con un focus particolare sugli attuali numerosissimi e diversi regimi di esenzioni e agevolazioni.

Secondo Tremonti, la legge di Stabilità non affronta nuove questione economiche ma piuttosto «riflette la contabilità in atto» e «non introduce varianti rispetto a ciò che è stato deciso al luglio». «Se ci saranno aggiustamenti, come sempre saranno gestiti con il provvedimento di fine anno».

Gli interventi previsti da Ddl di stabilità, nello specifico, prevedono uno stanziamento di «1000 milioni per l’anno 2011, in 3.000 milioni per il 2012 ed in 9.500 milioni per il 2013 da attribuire, essenzialmente, a rimodulazioni di risorse finanziarie già inserite in bilancio».

Il testo del disegno di legge aveva sollevato dubbi e timori a riguardo, nella fattispecie per quanto concerne i presunti pesanti tagli previsti e preannunciati lo scorso luglio. Ad esprimere pessimismo anche il leader dell’opposizione Pierluigi Bersani:«mancano 5 miliardi di entrate.così rischiamo di avvitarci in una spirale di stagnazione perchè i tagli portano a meno investimenti e meno investimenti provocano i tagli all’occupazione»