Attesa per ottobre, da Parlamento europeo, il voto alla direttiva UE che obbligherà la PA a pagare le aziende fornitrici entro 60 giorni: una soluzione di contrasto all’annoso problema del ritardo dei pagamenti della Pubblica Amministrazione nei confronti delle imprese.
Un fenomeno di cui si discute da tempo poichè, oltre a creare disagi economici a realtà aziendali già vessate dalla crisi, attribuiscono all’Italia la maglia nera in Europa.
In caso di approvazione l’obbligo prenderà il via entro l’anno concedendo ai Paesi Ue un massimo di 24 mesi per attuare la direttiva. E anche l’Italia dovrà adeguarsi.
In caso di mancato pagamento entro i 60 giorni previsti, alle amministrazioni pubbliche verrà applicata una penale dell’8%.
Una norma importante per le Pmi, che dovrebbero così avere libero accesso in tempi brevi a crediti pari a circa 180 miliardi di euro (70 miliardi solo nel nostro Paese).
A dare l’annuncio dell’iniziativa Ue è stato il vicepresidente della Commissione Ue e commissario all’Industria Antonio Tajani.
Soddisfatta la presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, la quale ha precisato la direttiva sia andata avanti con l’opposizione del Governo italiano.