Milleproroghe: Rinnovabili, ZFU, Studi di Settore

di Alessandra Gualtieri

Pubblicato 26 Febbraio 2010
Aggiornato 10 Febbraio 2023 14:40

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Analisi punto per punto dei rinvii normativi che interessano aziende e contribuenti professionali: dallo Scudo Fiscale alle Zone Franche Urbane, passando per 5 per mille e fonti rinnovabili

Il Milleproroghe è legge: anche il Senato ha approvato il decreto, licenziando il testo del provvedimento già passato alla Camera. Sono stati confermati tutti i punti anticipati ieri da PMI.it e che ora vi riproponiamo analizzando quelli di interesse per gli utenti professionali.

Rinvio impianti fonti rinnovabili: slitta ancora una volta l’obbligo di integrare impianti per fonti rinnovabili (leggi pannelli fotovoltaici e solari) negli edifici di nuova costruzione, che passa ora a gennaio 2011.

Introdotto con la Finanziaria 2008 (art. 1, comma 289), l’obbligo di realizzare impianti da almeno 1 kW per ciascuna unità abitativa è slittato per seconda volta: un’occasione mancata per la Green Economy italiana, soprattutto pensando che per i fabbricati industriali sopra i 100 mq di estensione avrebbero potuto già produrre ciascuno almeno 5 kW.

Riapertura Scudo Fiscale: entro il 30 aprile 2010 si potranno regolarizzare le attività finanziarie o patrimoniali e i capitali detenuti illegalmente all’estero: per domande fino al 28 febbraio, tassa forfait del 6%; per domande di successive aliquota al 7%. Entro il 15 giugno, inoltre, il ministro dell’Economia dovrà comunicare al Parlamento tutti dati sulle attività di rimpatrio previste.

Ravvedimento operoso dei lavoratori transfrontalieri esteso anch’esso a fine aprile, con la presentazione del modulo RW.

Differimento nuovi Studi di Settore: slitta a marzo 2011 l’approvazione dei nuovi studi utilizzati dal Fisco per prevedere i contributi che le aziende dovrebbeo versare, al fine di integrarvi i correttivi anti-crisi.

Zone Franche Urbane: il tetto massimo dei fondi da impiegare per offrire agevolazione fiscali alle imprese localizzate nelle ZFU è fissato in 50 milioni di euro annui per la durata di un biennio.

Ripristino contributi all’Editoria, ma solo per i giornali di partito, no profit e cooperative: tagliati i fondi a TV e Radio locali (spese elettriche e abbonamenti ad agenzie stampa), alle testate per Italiani all’estero (-50%) e a tutela dei consumatori.

Riaperti termini per 5 per mille IRPEF: c’è tempo fino al 30 aprile 2010 per presentare i documenti necessari al Fisco per l’assegnazione dei fondi, per associazioni no profit e sportive dilettantistiche riconosciute dal Coni.