Anche Google si trova sotto indagine antitrust UE: la Commissione Europea valuterà se ha violate le norme anticoncorrenziali, così come indicherebbero le denunce di Foundem, Ciao ed ejustice.fr. Nel mirino, l’algoritmo usato da Google, che avrebbe penalizzato le tre attività.
Secondo le accuse, l’algoritmo d’indicizzazione Google avrebbe arbitrariamente collocato le tre società in posizioni di scarso rilievo nella SERP di ricerca del proprio motore, limitandone la visibilità, solo perchè sue competitor.
Il sito di origine tedesca Ciao è passato sotto diretta proprietà Microsoft nel 2008 e Foundem è membro di un’organizzazione chiamata ICOMP, in parte finanziata da Microsoft.
Due denunce su tre farebbero quindi capo a Microsoft, che aveva già chiesto in passato assieme a Vodafone un intervento delle autorità europee sulla posizione dominante del motore, senza aver tuttavia ottenuto nessun risultato concreto.
La parola passa quindi ora alla Commissione Europea e a Google, che ha già ribadito la sua completa estraneità a ogni tipo di manipolazione dei risultati delle ricerche; l’algoritmo tenderebbe semplicemente a posizionare in cima alla lista ciò che la gente trova maggiormente utile.