È ufficiale il nuovo accordo per Basilea 2, sui requisiti di capitale delle banche, confermato con l’annuncio di Bankitalia, che approva il nuovo impianto Ue ma concede agli istituti più tempo per adeguarsi alle nuove regole più severe.
Le nuove disposizione del Comitato di Basilea mirano a consolidare il capitale bancario alla luce della crisi, ritardando al 2012 l’entrata in vigore definitiva.
Nel frattempo, le banche vivranno una fase di transizione (il cosiddetto grandfathering), in cui vecchie e nuove regole potranno convivere ed essere applicate. Il regolamento finale prevede infatti un innalzamento dei coefficienti patrimoniali minimi richiesti alle banche.
Il tutto, in linea con i timori dell’ABI, che stima come conseguenza una rettifiche sui crediti del settore bancario per fine anno di 18 miliardi.
L’Associazione Bancaria Italiana nutre infatti serie preoccupazioni per i conti 2010, alla luce del suo rapporto mensile: ottobre 2009 le sofferenze bancarie lorde hanno segnato +30,7% su ase annua (56,6 miliardi di euro).
Anche Confindustria, in accordo con l’ABI, invita le autorità ad rallentare vincoli e parametri di Basilea 2, per consentire alle banche di erogare maggiore credito: «Le imprese si presenteranno con pessimi bilanci 2009, con la conseguenza di vedere peggiorato il loro merito di credito a meno che non ci sia un intervento delle Autorità volto ad allentare i criteri di Basilea».