Pubblicati i dati delle statistiche nei Paesi Ue raccolti da Bankitalia relativi alla pressione fiscale: in Italia si è scesi dal 43,1% del 2007 al 42,8% del 2008.
In realtà, il peso delle tasse sul PIL rimane al di sopra la media Ue del 40,2%, collocandoci al sesto posto tra i Paesi dell’Unione con la spesa più alta in rapporto al PIL.
Sono i Paesi scandinavi a capeggiare la speciale classifica Ue della pressione fiscale ed in particolare la Danimarca con il 49,2% e la Svezia con il 47,6%.
In Italia la spesa pubblica è cresciuta in percentuale al PIL assestandosi nel 2008 al 48,8%, contro il 47,9% del 2007, quando il nostro Paese risultava nella classifica europea al settimo posto, superando l’Austria che fa registrare un 48,6%. Guidano la classifica la Svezia con il 53,1%, Francia con il 52,7% e la Danimarca con il 51,8%.
Il fattore più ingente che condiziona la spesa pubblica italiana è il debito pubblico, che nel 2008 è salito al 105,7% del PIL, nel 2007 era al 103,5%, l’unico in Europa sopra quota 100.
Considerando la spesa per interessi nel 2008 si è registrato il 5,1% del PIL, contro il 5% del 2007, una percentuale superiore ad ogni altro Paese d’Europa. Se però si prendono le spese al netto degli interessi, l’Italia si classifica undicesima in Europa con una percentuale del 43,6% rispetto al PIL, collocandosi al di sotto della media Ue del 44%.