Nuove misure volte a ridurre restrizioni e vincoli sui requisiti che limitano l’accesso al credito bancario in questo difficile momento di crisi, oltre che a rafforzare la regolamentazione, incrementare la supervisione e la gestione del rischio del settore bancario.
Questa la sintesi dell’intesa tra 27 banche centrali del mondo in ambito Basilea II, siglata ieri per perfezionare i meccanismi per la concessione di prestiti alle imprese.
Ad annunciarlo ieri sera, il presidente della Banca Centrale Europea, Jean Claude Trichet: «gli accordi raggiunti oggi tra 27 tra i principali Paesi del mondo sono essenziali perchè stabiliscono nuovi standard per la regolamentazione bancaria e la supervisione a livello globale».
L’intesa è stata raggiunta ieri in serata, dopo le pressanti richieste da più parti levatesi in ambito imprenditoriale. Ad essere penalizzate da Basilea II, ancora una volta le già vessate piccole e medie imprese.
Tra le prime finalità, quindi, alleggerire la “regolamentazione microprudenziale” introdotta dalla banche ai danni delle imprse e giustificata dalle direttive di Basilea II.
Tra le misure sul tavolo, infatti, anche l’introduzione di uno standard minimo globale per la provvista di liquidità, in base al quale introdurre – tra i requisiti per la concessione di credito – un rapporto strutturale di liquidità a più lungo termine.
Nel corso del 2009 le diverse misure saranno meglio definite, per poi entrare in vigore in via sperimentale nel 2010. La data dell’applicazione finale è ancora da stabilirsi.