Arriva oggi in Aula il decreto anticrisi, dopo aver superato lo scoglio delle Commissioni Bilancio e Finanze della Camera. Importanti le novità introdotte nella seduta di sabato, mediante un unico voto sul pacchetto contenente le proposte dei relatori e quelle dei deputati con parere favorevole del Governo.
Faverevole il Governo per quanto riguarda l’Irpef del 55% sugli interventi per la riqualificazione energetica degli edifici distribuito però su 5 anni, non tre, confermando la non retroattività delle nuove misure.
Ancora da definire gli emendamenti sulla cassa integrazione e gli studi di settore. I negozi costretti a chiudere per via della crisi otterranno un sostegno dal Governo: la misura vale per gli operatori del settore commerciale e turistico, costretti a anticipare la cessazione d’attività.
Sarebbe stato inoltre ripristinato l’accesso agli indennizzi per le aziende commerciali in crisi in caso di chiusura anticipata di 3 anni rispetto ai termini necessari pe la pensione, che sarà quindi erogata nel suo importo minimo.
Risulterà infine facilitata la riscossione del credito per le imprese dalla pubblica amministrazione.
Passano anche i pre-pensionamenti per i giornalisti, che passeranno dall’Inpgi all’Inps, per un tetto massimo di 10 milioni di euro a partire dal 2009, con degli scivoli contributivi fino a un massimo di 5 anni.
Infine, voto negativo per la proposta di tassa sulla richiesta di permesso di soggiorno ed improbabile, inoltre, il voto proposto dalla Lega sul versamento di 10mila euro da parte di società o cittadini stranieri non comunitari che vogliano aprire una partita Iva.