Continuano le iniziative del Governo per consentire alle imprese di superare l’attuale crisi finanziaria. Tante finora quelle indirizzate al garantire la continuità delle linee di credito.
Ora sembra giunto il momento di pensare alla riduzione dell’onere fiscale per le imprese e al rilancio dei consumi sostendo la domanda di investimenti pubblici, come dichiarato da ministro dell’Economia, Giulio Tremonti a margine dell’assemblea di Federcasse, con
«un provvedimento che, nei limiti del possibile, finanzierà le imprese passando per le banche».
Sul rilancio dei consumi è intervenuto anche il premier Silvio Berlusconi in occasione dell’incontro tra Governo e parti sociali sulla crisi economica, stando a quanto riferito dalle stesse fonti sindacali. Obiettivo, seguire lo stesso percorso intrapreso dagli altri Paesi europei.
A tal riguardo il ministro Tremonti ha ricordato che l’Italia non è in ritardo: nessun Paese europeo ha ancora deciso interventi di rilancio dei consumi ma solo misure riguardo le banche.
Il decreto contenente il Piano anti-crisi arriverà quindi venerdì prossimo 28 novembre – dopo la diffusione del documento europeo – senza apportare alcun cambiamento alla Finanziaria.
Queste in sintesi le misure per le imprese al varo del Consiglio dei Ministri: introduzione dell’Iva di cassa; Irap detraibile dall’Ires; rimborso dei crediti di imposta ultradecennali; proroga della detassazione degli straordinari.
Di interesse generale, poi, il blocco delle tariffe (luce, gas, autostrade e ferrovie), l’introduzione di un principio giuridico sui mutui che affiancherà il principio della negoziazione su base volontaria e più risorse per gli ammortizzatori sociali.