Il Consiglio dei ministri ha approvato in via definitiva il decreto legislativo sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Con il via libera da parte del Governo, viene quindi attuata anche l’ultima parte della Legge delega 123/2007 (Testo unico sulla sicurezza).
In arrivo nuove norme a tutelare la sicurezza dei lavoratori, nuove sanzioni per chi non rispetta le regole, soprattutto per le aziende che non effettuano la valutazione dei rischi per i propri impiegati, promuovendo così una maggiore prevenzione.
Si tratta di una riforma attesa da anni che alle norme già presenti nel Testo Unico “Salute e sicurezza sul lavoro” aggiunge tutta una serie di nuove normative.
Il primo luogo, la tutela dei lavoratori viene estesa a tutte le categorie, compresi gli impiegati precari con contratti flessibili e in telelavoro: autonomi ed equiparati, a domicilio e a distanza, a progetto e interinali. L’unica eccezione riguarda i lavoratori che effettuano prestazioni occasionali di tipo accessorio.
Le sanzioni prevedono un notevole inasprimento: nel caso di mancata preparazione dei documenti previsti per la stima dei pericoli sul luogo di lavoro è previsto l’arresto da quattro a dodici mesi oppure una ammenda da 5.000 a 15.000 euro. Nel caso di imprese altamente pericolose diviene necessario nominare un responsabile del servizio di prevenzione, pena la reclusione da sei a dodici mesi. Ne caso di incidenti gravi si rischiano sanzioni amministrative fino a 1.500.000 euro.
I nuovi provvedimenti non vogliono essere solamente punitivi, ma promuovere una cultura della sicurezza permettendo una corretta valutazione ed eliminazione dei rischi per la salute e la sicurezza attraverso formazione, controlli, regolare manutenzione dei macchinari ed eliminazione di tutte le apparecchiature potenzialmente pericolose.