Putin a Bari: le opportunità per le PMI

di Paolo Iasevoli

Pubblicato 13 Marzo 2007
Aggiornato 20 Settembre 2013 11:40

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La visita del Premier russo in programma domani nel capologuo pugliese è un'occasione per intensificare gli scambi già floridi tra Bari e la Russia

«La visita di Putin domani a Bari è una straordinaria occasione per le piccole e medie imprese baresi che potranno avviare, consolidare e rafforzare le proprie relazioni d’affari con la Federazione Russa. Bisogna cogliere tutte le opportunità offerte da quest’economia estremamente dinamica, la terza al mondo dopo Cina e India, con un tasso di crescita media annuale che varia dal 5 al 6%»

Le parole del presidente della Camera di Commercio di Bari, Luigi Farace, esprimono pienamente il significato che la visita del Premier russo può avere per le realtà imprenditoriali locali. La bilancia commerciale del 2006 ha infatti registrato un saldo positivo per gli scambi tra Bari e la Russia: 15,5 milioni di euro per l’export a fronte dei 10 milioni dell’import nel terzo trimestre ’06.

Inoltre è incoraggiante notare come entrambe le tendenze siano in netto aumento, con l’import che rispetto all’anno scorso è aumentato del 25% e l’export addirittura del 37%. Un asse russo-barese che appare già consolidato e può dunque fungere da base per l’edificazione di relazioni più intense tra le imprese, come lo stesso Farace evidenzia: «si aprono scenari promettenti per un migliore inserimento su questo mercato delle nostre piccole e medie imprese».

In particolare, a dominare la scena sono i settori dell’abbigliamento e delle calzature, il cui giro d’affari ha superato i 5 milioni di euro nel 2006. Al secondo posto le apparecchiature meccaniche con 3 milioni e 600mila euro. Bene anche i prodotti agricoli: dalla Terra di Bari partono per la Russia merci per un valore superiore ai 2,5 milioni di euro, uno in più rispetto ai prodotti importati.

Dalla Russia arrivano principalmente prodotti chimici e fibre sintetiche e artificiali per un volume che si aggira intorno ai 5 milioni di euro, seguiti da prodotti alimentari, bevande e tabacco (2 milioni e 700 mila euro).

Il presidente della Camera di Commercio sottolinea che «a questi settori la Camera di Commercio di Bari intende offrire un sostegno attivo, nell’ambito delle azioni per l’internazionalizzazione che il sistema camerale pugliese sta portando avanti di intesa con la Regione Puglia»