L’imprenditoria femminile contribuisce a contrastare la crisi economica in Italia ottenendo il primato europeo per numero di aziende partecipate. Nel 2011 sono 1.531.200 le imprenditrici e lavoratrici autonome, ossia il 16,4% (+6,1% della media UE).
Lo rivela l’Osservatorio sull’imprenditoria femminile curato dall’Ufficio studi di Confartigianato.
L’Osservatorio ha anche rilevato le Regioni d’Italia in cui l’imprenditoria femminile è meglio sviluppata: l’habitat migliore è in Friuli Venezia Giulia, seguito da Emilia Romagna e Umbria. Maglia nera per Campania, Sicilia e Puglia.
In generale,le donne riescono ad entrare anche in campi tradizionalmente maschili come l’Hi-Tech. Sono 12.261 le donne che hanno scelto di occupare ambiti come robotica, elettronica, chimica farmaceutica, produzione di software e di apparecchiature di alta precisione, telecomunicazioni, ricerca scientifica e consulenza informatica.
Un totale significativo e in continua crescita, pari al 22,5% del totale delle imprese tecnologiche in Italia.
– Ufficio Studi di Confartigianato