Stime UE al ribasso per il PIL italiano, nonostante il sì con riserva alla manovra finanziaria 2011: secondo le nuove stime della Commissione Europea il prodotto interno lordo in Italia dovrebbe crescere quest’anno solo dello 0,7%, un terzo in meno rispetto all’1% previsto lo scorso maggio.
Secondo la Commissione, «gli sviluppi più recenti indicano una nuova ricaduta dell’attività economica nella seconda parte dell’anno», che avrà un impatto negativo sia nei confronti della domanda interna sia di quella estera.
La diminuzione della fiducia da parte dell’Unione è confermata anche dai dati forniti da Confindustria, parimenti pessimista sulla crescita economica italiana. Oltre a confermare il PIL a +0,7% nel 2011, Confindustria stima per il 2012 uno scarso +0,2%, in netto ribasso rispetto al +1,1% indicato a giugno.
Le maggiori preoccupazioni riguardano i consumi delle famiglie, che non faranno di certo da traino all’economia del Belpaese. Quest’anno, infatti, si è registrato un tenue +0,7%, che si aggraverà nel 2012 con una previsione del +0,1%.
D’altronde, anche la manovra finanziaria 2011 potrebbe significare per gli utenti finali un ulteriore costo aggiuntivo, andando a peggiorare ulteriormente il potere d’acquisto medio degli Italiani.
Frenata significativa anche dalle esportazioni, che dal +9,1% del 2010 sono passate al +4,3% di quest’anno e scenderanno ancora al +2,9% il prossimo.
Fonti: Commissione Europea (EU Interim Forecast 2011) e Confindustria (Scenari economici)