Per tutelare i lavoratori oggetto di Contratti aziendali – oggi sempre più attuali tanto da rischiare di soppiantare i contratti nazionali – Cisl e Uil avanzano una controproposta all’idea di Confindustria sul “fai da te” delle imprese: dare validità alla firma dei sindacati che rappresentano il 50% più uno degli iscritti, attribuendo efficacia “erga omnes” anche nel privato.
Una clausola di responsabilità renderà i contratti sottoscritti validi per tutti, vincolando imprese e sindacati, anche non firmatarie.
La certificazione degli iscritti, anche nel privato, potrà essere realizzata attraverso la comunicazione all’INPS da parte delle aziende delle trattenute sindacali a carico dei lavoratori. Procedura che per Cisl e Uil può essere avviata anche subito.
La proposta sarà presentata al tavolo con Confindustria previsto per i prossimi giorni con al centro del dibattito proprio il tema dei contratti.
La Cgil vorrebbe invece che nella stipula di contratti aziendali alternativi a quello nazionale si desse voce non solo agli iscritti alla rappresentanza sindacale ma anche ai lavoratori votanti per le Rsu.
In previsione dell’incontro con i sindacati la presidente degli industriali Emma Marcegaglia ha dichiarato: «l’idea per noi è abbastanza chiara: vogliamo completare l’accordo del 2009 e rendere esigibili i contratti aziendali. Cercheremo di farlo con un accordo tra i sindacati e Confindustria. Se poi non ci riusciremo ragioneremo anche su una legge, ma il nostro primo obiettivo è lavorare su un accordo».
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