Occupazione in Italia? Prospettive davvero poco rosee per il futuro : disoccupazione al 10,7% a novembre (contro l’8,7% rilevato dall’Istat, che non prendeva in considerazione i lavoratori in cerca di occupazione, gli “scoraggiati” e quelli equivalenti alle ore di CIG autorizzate), secondo Bankitalia.
La scarsa probabilità di trovare lavoro scoraggia chi è in cerca di impiego, soprattutto giovani e lavoratori alla prima esperienza, quindi con scarsa esperienza lavorativa. Per la prima volta nel terzo trimestre 2010, dopo due anni di crescita sostenuta, si è registrata una flessione nel numero di chi ricerca lavoro del -1,7% (36mila persone).
La notizia peggiore è però che la situazione non cambierà, l’incertezza continuerà a caratterizzare il futuro del nostro Paese, anche in vista della prossima crescita economica che sarà però modesta, con il Pil sotto l’1%.
Le aziende dimostrano ancora una volta di preferire le assunzioni con forme contrattuali più flessibili rispetto a quelle permanenti a tempo pieno. Diminuiscono infatti soprattutto i posti di lavoro a tempo indeterminato: -349 mila unità contro l’aumento di +144 mila unità dei lavoratori autonomi, part-time e a termine.
I dati, contenuti nel Bollettino economico trimestrale di Bankitalia sull’andamento del mercato del lavoro, sottolineano inoltre come la situazione generale mostri forti elementi di incertezza per il quadro congiunturale, rendendo pertanto necessarie delle riforme strutturali che rimuovano gli ostacoli che impediscono la crescita economica.
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