L’Associazione del terziario avanzato (Acta) ha lanciato il Manifesto del lavoro autonomo per promuovere il valore del lavoro professionale in Italia: i lavoratori autonomi di seconda generazione sono infatti in continua crescita e iniziano ad assumere un peso rilevante nel contesto economico italiano.
Parliamo soprattuto di freelance legati alle nuove professioni IT: designer, informatici, esperti di comunicazione e pubbliche relazioni 2.0, ecc.
Questa categoria di lavoratori è spesso poco rappresentata a livello istituzionale e non presa nella giusta considerazione – soprattutto in termini di tutele (previdenziali, ecc.) in molti ambiti aziendali.
Il Manifesto è un documento diviso in tre parti, che rispettivamente definisce “chi sono” i lavoratori autonomi di seconda generazione, “perché” il sistema di welfare italiano è inadeguato e “quali” sono le linee del programma politico da promuovere.
Il Manifesto sarà presentato oggi con uno spettacolo teatrale, che vuole rappresentare il mondo e lo stato di un lavoratore con partita Iva alle persone che ancora non ne conoscono la condizione.
L’obiettivo finale è quello di coinvolgere le aziende e le istituzioni, dibattendo sulle illusorie prospettive di una regolamentazione delle tariffe e sulla critica situazione portata dalla gestione separata dell’Inps, che prevede attualmente contributi superiori al 26% e che al contempo non garantisce la disponibilità di una pensione adeguata.
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