Le Pmi italiane? Ancora una volta uno studio ne conferma maglia nera per carico fiscale: è l’indagine comparata Paying Taxes 2011. The global picture, realizzata come ogni anno da Banca Mondiale e PriceWaterhouse Coopers sui diversi sistemi di tassazione nazionale di 183 paesi.
Tra tutti i 183 paesi presi in esame, l’Italia si è piazzata 167esima in quanto a prelievo fiscale sulle imprese.
Le aziende italiane sono le più vessate d’Europa e tra le più oberate al mondo, tra tributi nazionali e locali, contributi previdenziali e sociali e oneri fiscali che fanno schizzare l’indice italiano di carico fiscale complessivo per le aziende (total tax rate) al 68,6% contro una media eropea del 44,2% e mondiale del 47,8%.
L’indicatore “pagamento tasse”, elaborato nell’ambito del Progetto Doing Business, misura l’onere dal punto di vista delle Pmi nazionali, in relazione al proprio sistema tributario e regolatorio. L’indagine a campione ha coinvolto Pmi manifatturiere e commercianti, di cui sono stati analizzate le spese obbligatorie di naturaamministrativa e normativa.
L’Italia è stata bocciata anche per la burocrazia, che richiede 285 ore di impegno annue: circa 60 in più della media europea.