Si chiama Italia 2020 ed è il “Piano di azione per l’occupabilità dei giovani attraverso l’integrazione tra apprendimento e lavoro” presentato nei mesi scorsi dai Ministeri del Lavoro e Pari Opportunità. Oggi a Roma, un convegno di Confartigianato lo ha analizzato in dettaglio.
«Il piano è l’occasione per rilanciare l’apprendistato, offrendo ai giovani uno strumento formativo fondamentale per entrare nel mondo del lavoro».
Lo ha dichiarato il segretario generale della Confederazione Cesare Fumagalli, che ha evidenziato i benefici della formazione/occupazione, soprattutto per le Pmi: il vantaggio è reciproco e prevede bassi costi ad alto rendimento.
Messo a punto da Ministeri del Lavoro e MIUR “Italia 2020” è un compendio di strategie volto a favorire l’integrazione nelle aziende italiane di contratti di apprendistato giovanile, nell’ottica di un più solido binomio “sistema formativo e mercato del lavoro”.
Dinanzi a stime per il 2020 non proprio rosee in quanto a crescita economica ed occupazione, il Piano ha previsto 6 priorità, tra cui spiccano proprio il rilancio dei contratti di apprendistato, dei tirocini formativi e delle esperienze di lavoro nel corso degli studi.
Secondo i dati Confartigianato, nel 2009 si è registrato un calo del numero degli apprendisti nel settore. Di contro, si assiste oggi ad un ritorno di fiamma tra le aziende italiane, soprattutto ala luce dei timori della crisi. L’obiettivo è riprendere la pratica dell’apprendistato ma in forme più moderne, soprattutto se professionalizzante e di alta formazione.