La Camera ha approvato oggi la Riforma della Finanziaria, sostituendo il DPEF con un nuovo DFP (Decisione di finanza pubblica) finalizzato a sveltire l’approvazione della Legge di Bilancio. La palla passa ora al Senato, dove oggi sono all’esame i 3 articoli del ddl n.1790, per modificare la Legge Finanziaria 2010 con l’istituzione della Banca del Sud.
Per il taglio graduale dei versamenti IRAP e IRES si dovrà ritornare alla Camera e attendere la primavera per il varo degli Studi di Settore aggiornati, così da utilizzarli per Unico 2010.
Di tutte le anticipazioni, dunque, resta confermato solo il disco verde immediato alla Banca del Sud, con emissione di titoli agevolati (tassazione al 5%) per sostenere l’economia del Mezzogiorno con incentivi all’impiego.
L’emendamento alla Finanziaria (relatore Maurizio Saia) che dovrebbe portare alla creazione della Banca del Sud è già atteso per domani. Invece per l’alleggerimento IRES/IRAP – misure ancora allo studio – bisognerà attendere l’intero iter parlamentare.
Nonostante la dichiarata volontà di anticipare il più possibile l’integrazione in Finanziaria delle riduzioni durante l’esame del Senato, c’è da dire, il Consiglio europeo Ecofin ha chiesto al Ministro Giulio Tremonti di applicare la manovra economica triennale senza integrarla.
Si dovrà dunque attendere il passaggio alla Camera per proporre lo sconto del 2-3% sugli anticipi IRES e IRAP versati da imprese e professionisti. In pratica, quel che è allo studio è il congelamento dei pagamenti con una minore imposta versata a novembre 2009, da recuperare poi a giugno/luglio 2010 con una compensazione sulla tassa.