I nuovi strumenti che imperversano su internet sono giudicati strategicamente importanti dai manager di tutto il mondo.
Che il Web 2.0 si sia definitivamente affermato è un dato di fatto: Wikipedia, Myspace e i milioni di blog hanno sancito l’impero dell’User-Generated Content, che pone l’utente al centro della Rete
Un fenomeno di così larga portata non poteva non avere ripercussioni anche nel mondo aziendale. Strumenti come i wiki e i blog permettono alle organizzazioni di far evolvere enormemente la comunicazione interna, riuscendo ad esplicitare e gestire la conoscenza tacita dei propri dipendenti e intensificando le loro relazioni.
Lo hanno capito i colossi dell’informatica come Cisco, Microsoft e IBM che iniziano ad offrire alle aziende piattaforme di social network con l’obiettivo di unire i dipendenti permettendogli di comunicare e condividere progetti di lavoro. Ma lo hanno capito anche i dirigenti, stando alla ricerca presentata oggi da McKinsey.
Intervistando 2,800 dirigenti di tutto il mondo, è emersa una generale propensione a implementare strumenti presi in prestito dal Web 2.0. Più del 75% del campione ha dichiarato di voler intensificare gli investimenti in tecnologie come il peer-to-peer (per la condivisione dei file) e in servizi Web che facilitano la comunicazione. Al secondo posto nella scala delle priorità sono segnalati i blog e i wiki, ritenuti formidabili per la condivisione della conoscenza.
A sorpresa, tra i settori più attenti a queste nuove tecnologie spicca quello della distribuzione, tradizionalmente refrattario all’adozione di novità, mentre le compagnie di servizi finanziari, che spesso sono leader tecnologici, mostrano carenze in ambito Web 2.0.