La crisi economica ha determinato, tra l’altro, il blocco delle assunzioni e, per quanto concerne l’Italia, con una disoccupazione media 2009 dell’8,8%, pari a oltre 2,2 milioni di senza lavoro.
D’altronde, i dati ISTAT del primo trimestre 2009 hanno evidenziato un tasso del 7,9%, ovvero quasi 2 milioni di disoccupati, con un incremento dell’1,8% rispetto al terzo trimestre 2008.
La magra consolazione è che l’Europa non sembra seguire strade differenti, anzi. Le principali nazioni stentano nella creazione di nuovi posti di lavoro: per fare qualche esempio, la Spagna registra un tasso di disoccupazione del 17,4%, la Francia del 8,7% e la Germania dell’8,5%.
Nel BelPaese, a livello regionale qualche buona notizia arriva dal Nord Italia e da regioni come Emilia Romagna, Veneto e Lombardia che, rispettivamente, hanno registrato percentuali del 4,1%, 4,7% e 5%. Buoni risultati anche in Piemonte con la disoccupazione sotto la media nazionale e pari al 7%.
In questo contesto le regioni settentrionali hanno superato le principali concorrenti europee, posizionandosi meglio di altre regioni estere storicamente considerate più ricche. In Germania, ad esempio, anche le regioni più virtuose come Nordrhein-Westfalen e Baden-Wurttemberg, non sono scese sotto il 4,8%.