L’Unione Europea rilancia sul tema dell’efficienza energetica attraverso la pubblicazione di una nuova serie di linee guida per ebbattere, entro il 2020 i consumi di un fattore pari a 190 TWh, ovvero il consumo energetico di due nazioni come l’Australia e la Svezia..
Le norme UE entrano nel merito della produzione di elettrodomestici di nuova generazione a basso impatto ambientale, compresi apparecchi televisivi o refrigeratori, ma anche nel miglioramento dell’efficienza energetica dei motori industriali.
In quest’ultimo caso si punta su motori elettrici industriali maggiormente flessibili in termini di regolazione, con impostazioni di velocità variabile, che permetterebbe di utilizzare le piene potenzialità a regime solo in caso di reale necessità. Solo grazie a questa iniziativa la norma potrebbe portare ad un risparmio di 135 TWh entro il 2020.
Minore il risparmio legato agli impianti televisivi, anche se comunque consistente e pari a 30 TWh su base annua. In tale ambito, entro il 2014, l’UE vieterà la vendita all’interno dei paesi dell’Unione di televisori e di altri elettrodomestici di vecchia generazione e ad alto consumo.
Lo stesso Commissario per l’Energia, Andris Piebalgs, si esprime con soddisfazione circa il piano recentemente varato dall’UE affermando che nel giro di dieci anni si potrà ridurre sensibilmente il consumo di energia, insieme alle emissioni di CO2 e i costi dell’elettricità.