Le piccole e medie imprese colpite dalla recessione necessitano di garanzie pubbliche da spendere nei confronti di banche e istituti di credito per ottenere i finanziamenti necessari a fronteggiare la crisi economica. Circa 13mila Pmi le hanno ottenute dallo Stato nel corso del 2009 tramite il Fondo di garanzia per le Pmi, beneficiando di fondi pari a 4,8 miliardi di euro.
Lo strumento di garanzia, oggi fondamentale per aziende e associazioni, permette dunque di ottenere la fiducia delle banche anche nel caso di imprese considerate prive di merito creditizio.
In particolare, estendendo lo strumento anche alle Pmi artigiane, è stato possibile considerare 1.838 nuove richieste e concedere l’apposizione del bollino a poco più di 1.300 di queste “nuove arrivate”.
Per il Ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola, si tratta di una opportunità che va ad aggiungersi ai provvedimenti anti-crisi, compresi gli ultimi contenuti nella manovra d’estate, che contemplano intese con le banche e un rinnovato impregno di rapido pagamento da parte della pubblica amministrazione.
In ogni caso il bollino per le Pmi, operativo dal dicembre 2000, ha avuto un innalzamento di utilizzo a partire dal mese di aprile, anche in virtù del nuovo tetto massimo garantito che passa da 500 mila e 1.5 milioni di euro. Nello specifico, maggio ha registrato 2.400 (+67% rispetto al 2008) e oltre 1.450 sono state presentate nelle prime due settimane di giugno (+52%).
Dal punto di vista territoriale le imprese più attive risultano quelle del nord Italia (44%), soprattutto operanti nel commercio (48%), anche se il centro-sud ha dimostrato un recupero nell’ultimo periodo di osservazione.