Secondo l’ultima indagine pubblicata da Unioncamere, gli imprenditori di Assocamerestero – associazione delle 74 Camere di Commercio italiane presenti in 48 paesi esteri – indicano i settori dell’Automazione, della Meccanica (45%) e dell’Agroalimentare (40%) come quelli che per primi si risolleveranno dalla crisi.
L’indagine-lampo su quella che è la percezione dell’Italia sulla crisi mondiale ha visto coinvolti i rappresentanti degli oltre 24mila imprenditori della rete delle Camere di Commercio italiane all’estero.
Il 26% vede nella garanzia dei flussi di credito alle imprese il più atteso impegno legato alle missioni commerciali, basilari per la ripresa del Made in Italy.
Il 20% ha invece espresso la necessità di veder migliorare il grado di coordinamento della business community che promuove il Made in Italy nel mondo.
Grande importanza viene inoltre data al fattore pubblicità (una priorità per il 15% degli intervistati), al miglioramento della rete distributiva all’estero (9%) e alla tutela dei marchi (4%).
L’Impresa-Italia all’estero sembra non accusare troppo la congiuntura negativa: per il 70% degli osservatori la posizione dell’Italia come partner d’affari negli scorsi mesi è rimasta invariata e seondo il 15% sarebbe addirittura migliorata.
Il 39% degli intervistati ha segnalato un calo inferiore al 5% degli ordinativi industriali dall’Italia negli ultimi tre mesi, il 13% degli imprenditori superiori al 20%. Per gli ordini verso l’Italia invece, le percentuali sono rispettivamente del 46% e del 15%.
Un segnale positivo quello che arriva dal brand Italia che l’Unioncamere e le Camere di Commercio intendono sostenere valutando l’opportunità di rafforzare il proprio programma di missioni per il 2009, prestando particolare attenzione alle piccole realtà.