Digital Finance: il Web per l’informazione finanziaria

di Noemi Ricci

24 Marzo 2009 11:20

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Gli utenti italiani scelgono il Web come fonte primaria di informazione, anche finanziaria. Secondo il Rapporto DigialFinance, infatti, un italiano su cinque usa Internet per news e servizi Finance

Tra gli effetti secondari della crisi economica, emerge una rinnovata fiducia nel Web, come canale di servizi digitali e soprattutto come importante fonte di informazione.

La conferma arriva dal rapporto DigitalFinance, realizzato da Nielsen Online e CommStrategy, dal quale emerge che gli utenti italiani si affidano sempre più al WWW come punto di riferimento per reperire idee e soluzioni atte a fronteggiare l’erosione dei risparmi.

Secondo l’analisi verticale del traffico Internet (Nielsen//NetRatings) combinata con il banking insight sul mercato finanziario online (CommStrategy), il Rapporto studia le performance dei siti finanziari (Banking, Assicurazioni e Media) e i trend di utenza.

Circa 12 milioni di italiani, (uno su cinque) si affida al Web Finance. Tra questi, quasi la metà (5,3 milioni) tenta di orientarsi sui temi economico-finanziari ricorrendo a testate online specializzate, ma anche sezioni verticali dei portali o pagine economiche dei principali quotidiani.

Molto gettonati (60%) anche i siti bancari, per tenersi costantemente aggiornati sugli effetti della crisi (quasi 4 milioni), sulle nuove condizioni dei conti (circa 2 milioni) e per effettuare movimenti online (2 milioni).

In pratica, i risparmiatori si suddividono tra chi preferisce le banche tradizionali (4,7 milioni per 3,7 clienti online), chi si affida a banche dirette accessibili prevalentemente dal Web (1,25 milioni per 800 mila clienti online) e chi invece sceglie le soluzioni ibride (1,5 milioni per 565mila clienti online).

Anche tra le banche tradizionali prevale un atteggiamento orientato all’utilizzo di siti web come spazio di comunicazione diretta con i propri clienti, preoccupati per l’impatto della crisi.

Diversa, invece, la linea delle banche dirette: risaltare prevalentemente le rapide modifiche nelle condizioni di offerta dovute ai ribassi dei tassi, nel rispetto della trasparenza totale.