Twitter rimane uno dei servizi di microblogging più apprezzato eppure non sembra ancora poggiare su di un modello di business in grado di sorreggere saldamente il servizio. Le cose potrebbero però presto cambiare con la richiesta alle aziende di una piccola somma di denaro in cambio di uno strumento ancora più efficace.
È quanto si deduce da un’intervista rilasciata da Biz Stone, CEO di Twitter, al portale Marketing: «stiamo notando come sempre più compagnie usino Twitter», ha dichiarato Stone. «Possiamo trovare nuovi modi per rendere questa esperienza ancora più efficace e stabilire un pagamento per gli account commerciali».
Una piccola tassazione quindi per le aziende che utilizzano Twitter a livello commerciale potrebbe rilevarsi la soluzione ideale per evitare che il servizio crolli per le spese eccessive; al momento infatti la società si sosterrebbe unicamente grazie ai fondi delle società di venture capital e ad alcuni investitori privati.
Una decisione che però non sembra aver incontrato i favori di alcune aziende, tra cui Dell, che nonostante abbia di recente reso noto di aver guadagnato ben un milione di dollari grazie a Twitter, ha dichiarato tramite il vice-presidente Bob Pearson: «se la cosa si dovesse fare complicata e costosa, il nostro istinto ci porterebbe a guardare altrove».
Twitter nel frattempo dalle pagine del suo blog invita a prendere le voci che circolano con le pinze a ad attendere ulteriori comunicazioni ufficiali in merito a tale decisione, sottolineando che «comunque vadano le cose, Twitter rimarrà gratuito per tutti – singoli, compagnie e celebrità».
«Siamo ancora ad una fase iniziale di sviluppo della nostra idea e non abbiamo ancora nulla da dichiarare nonostante la recente ondata di speculazioni. Quando lo faremo, state sicuri che ve lo faremo sapere».