Un nuovo studio condotto da CompTIA Research ha evidenziato come il telelavoro sia in grado di aumentare la produttività, diminuire i costi di esercizio e scovare (nonché tenersi stretti) nuovi lavoratori talentuosi. La ricerca ha coinvolto operatori nel campo IT e altri professionisti, per un totale di 212 responsi.
Ben il 78% dei soggetti interrogati ha riferito di avvalersi del telelavoro, anche se la maggior parte delle organizzazioni non possiede un’ampia percentuale di lavoratori a distanza impiegati full-time: l’82% di esse, infatti, ha dichiarato di utilizzare tale tipologia di lavoro per una ristretta schiera di dipendenti (meno del 25%).
I benefici principali riscontrati dall’adozione del telelavoro includono una rinnovata produttività (67%), un risparmio sui costi (59%), la possibilità di accedere ad uno staff più qualificato (39%), una maggior facilità nel mantenere i propri lavoratori (37%) e un miglior stato di salute di quest’ultimi (25%), eliminando parte del consueto stress lavorativo.
Il risparmio sui costi sembra quindi costituire uno dei principali benefici del telelavoro, con un risparmio medio dichiarato di 695,752 dollari; le spese eliminate includono i rimborsi sull’utilizzo dell’auto da parte dei dipendenti e l’acquisto del materiale destinato ai loro uffici.
Per quanto riguarda le difficoltà che il telelavoro comporta, il 53% del campione della ricerca ha citato la sicurezza dei sistemi informativi corporate. Limitare l’utilizzo degli apparecchi non autorizzati o non supportati è una esigenza sentita dal 38% del campione.
Sono state, inoltre, riscontrate difficoltà nel supportare diversi dispositivi mobili (30%) e nell’integrare gli apparecchi con altri sistemi enterprise (27%). Come risposta, le organizzazioni hanno aggiornato i loro network, l’equipaggiamento VPN e il software VIP lato client.