Scende sempre di più la fiducia delle imprese manifatturiere nell’area euro, tanto da raggiungere a settembre i livelli più bassi registrati negli ultimi cinque anni. Emerge dall’indagine comparativa ISAE sullo scenario internazionale, che analizza i trend di consumatori e imprese.
Tale scarto è attribuibile soprattutto all’emergere di opinioni sfavorevoli sullo stato attuale della domanda, il livello delle scorte e le aspettative di produzione.
L’indice scende in particolar modo in Francia, in Germania ma soprattutto in Spagna, dove si registra il minimo storico degli ultimi quattordici anni. Anche fuori d’area euro il Regno Unito non è immune dal calo della fiducia delle imprese.
Stabile invece la fiducia dei consumatori. Migliorano nel mese di settembre, anche se di poco, le aspettative sulla situazione economica generale e personale, anche se aumentano le preoccupazioni sulle future possibilità di risparmio e sull’andamento del mercato del lavoro.
Su questo fronte la Germania registra il suo minimo rispetto agli ultimi tre anni. In discesa anche in Francia e Spagna. Il Regno Unito invece, dal punto di vista dei consumatori, se la cava meglio.
Oltreoceano, negli USA, si registrano invece segnali decisamente più positivi: l’indice elaborato dal Conference Board a settembre era 59,8, in salita rispetto al 58,5 di agosto. Anche se l’indice relativo alla situazione attuale si attesta invece a quota 58,8 da 65, livelli così bassi non si registravano da ottobre 2003.
L’indicatore della fiducia elaborato dall’Università del Michigan passa inoltre da 63 di agosto a quota 70,3 a settembre. Va peggio invece l’indicatore relativo agli acquisti di beni durevoli, che passa da 110 a 107, come evidenziato dall’Istituto di Studi e Analisi Economica.