Mentre si attende il 10 giugno per l’avvio di un nuovo tavolo di confronto tra Confindustria e Sindacati (Cgil, Cisl e Uil) sulla tanto attesa riforma dei contratti di lavoro, da Santa Margherita Ligure – palcoscenico del meeting dei Giovani di Confindustria – il Presidente Federica Guidi e il numero Uno dell’Associazione Emma Marcegaglia ribadiscono la volontà di puntare su un sistema equilibrato fra contrattazione di primo e secondo livello.
Un tema delicato, che necessita un confronto schietto fra imprese e sindacati, per mediare tra criteri di inquadramento contrattuale che premino la voglia di produrre e innovare, e criteri che assicurino garanzie certe per chi opera nel mercato del lavoro privato.
La piattaforma unitaria dei sindacati propone importanti linee di riforma in ambito di contrattazione nazionale ma anche di quella aggiuntiva di secondo livello, da parte delle aziende in base alla territorialità.
I sindacati, quindi, non disconoscono i principi che stanno alla base dei contratti di secondo livello – produttività, qualità, redditività, efficienza, ecc. – ma non transigono sulla nedcessità di avviare ilo dialogo sulle tutele di fondo dei lavoratori. Come a dire: detassazione degli straordinari ma anche defiscalizzazione del salario.
Intanto, le giovani professionalità mostrano ottimismo sul futuro: in base a un’indagine Cisl sul mondo del Lavoro, il 45% degli intervistati si è detto fiducioso, nonostante la carenza di contratti stabili, giudicando la flessibilità come un irrinunciabile (per il momento) passaggio, frutto delle necessità delle aziende di tenere sotto controtto costi e, putroppo, anche vincoli.