Accesso al credito sempre più difficile nel 2012 per le imprese italiane, da quanto emerso dal Rapporto sulla Stabilità Finanziaria presentato nei giorni scorsi da Bankitalia: anche il prossimo anno le Pmi risentiranno della crisi economica, con effetti domino che partiranno dalle banche per gravare soprattutto sulle realtà di dimensioni minori.
Durante la riunione del “Comitato per la salvaguardia della stabilità finanziaria” presieduta dal Ministro Tremonti, è emerso che, come le imprese, anche il sistema bancario italiano abbia difficoltà di accesso al credito.
Ma questo non sarebbe fonte di instabilità, perché il problema non è all’interno del sistema bancario italiano. L’esposizione verso i paesi oggetto di programmi di sostegno finanziario è molto bassa sia sul mercato dei titoli, sia su quello dei Credit Default Swap (CDS)».
Rimane però significativa l’incidenza dll’alto debito pubblico e della bassa crescita, «anche per questo motivo, i premi sui CDS delle banche hanno seguito la tendenza crescente rilevata per lo Stato italiano», spiega Bankitalia nella propria analisi dell’attuale situazione economico-finanziaria.
La «graduale trasmissione dei recenti rialzi dei rendimenti sui titoli pubblici ai tassi bancari» stimata dalla Banca d’Italia porterà ad una flessione nel 2012 della dinamica del credito alle imprese tanto più importante quanto più a lungo persisteranno le difficoltà di accesso ai mercati all’ingrosso da parte delle banche.
Ancora una volta risulta evidente l’urgenza, per dare stabilità al sistema finanziario italiano, di ridurre drasticamente e permanentemente il rischio sovrano e di dare nuovo impulso ad uno sviluppo sostenuto dell’economia così come ci si è impegnati a fare di fronte all’Unione Europea.