IAB Italia ha presentato i risultati italiani della ricerca europea sul mobile advertising, che offre sempre maggiori opportunità anche alle imprese del nostro Paese. L’indagine sul mobile advertising è stata svolta da IAB Europe in Francia, Germania, Italia, Spagna e Regno Unito. Ne è emersa una grande attenzione da parte delle imprese italiane alle opportunità offerte dal segmento mobile, che viene ritenuto uno strumento sempre più cruciale, da conoscere e utilizzare e in grado di attrarre nuovi budget.
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Lo scorso anno gli investimenti in mobile advertising sono cresciuti del +50%, raggiungendo quota 290 milioni di euro, una quota pari al 14,5% di tutti gli investimenti in internet advertising. Di questi investimenti ben oltre la metà del budget (il 55%) proviene da investimenti che negli anni passati erano destinati ad altri media, mentre il 30% è rappresentato da nuovi budget, stanziati appositamente per questo segmento. Il 70% degli intervistati ha rivelato che il mobile advertising è ormai diventato parte integrante delle proposte commerciali.
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Tra gli aspetti più interessanti da approfondire in questo tema vengono individuati:
- dal 47% degli intervistati la mobile privacy;
- dal 41% la pianificazione su mobile;
- dal 35% la Brand Safety.
In relazione ai risultati emersi dall’indagine, Michele Marzan, Vice Presidente IAB Italia, sottolinea:
«Il Mobile ha fatto registrare negli ultimi anni ottime performance. Insieme al Programmatic e al Video è certamente uno dei trend trainanti di tutto il nostro comparto. Allo stesso tempo, però, la ricerca ha evidenziato l’esistenza di barriere da superare: prima fra tutte la scarsa comprensione dei vantaggi del mobile Adv da parte del cliente, seguita da una mancanza di integrazione nelle campagne a più ampio spettro e soprattutto di sistemi chiari di misurazione. Come Associazione il nostro compito è quello di supportare tutta la Industry con attività di formazione mirate e di lavorare insieme a tutti gli stakeholder nella definizione di metriche standard per la misurazione dei risultati. I dati sono sicuramente incoraggianti ed è quindi importante continuare a valorizzare questo segmento».
Per ulteriori informazioni consultare la ricerca europea.