L’arrivo di Google+ ha generato grande fermento tra gli utenti web, subito proiettati nella nuova dimensione della piattaforma “a inviti”. Il mondo business, per ora, sta a guardare cercando di capirne le potenzialità in ambito lavorativo. Fin da subito, però, è possibile trarre importanti indicazioni dalle caratteristiche finora emerse dal social network di Mountain View.
Google+ anti-Facebook per eccellenza? Potrebbe non essere così. Se FB si è ben radicato in un preciso alveo di comunicazione personale, Google+ potrebbe andare a incidere su altre fasce d’utenza.
FriendFeed potrebbe pagarne le spese, Twitter rimanerne parzialmente eclissato ed anche LinkedIn, in prospettiva, potrebbe farci presto i conti: il sistema delle cerchie sociali con cui si organizzano le comunicazioni consente infatti community differenziate, e un utilizzo del network per gusti e situazioni differenti: è da capire non tanto cosa Google+ possa offrire, ma soprattutto cosa possa rappresentare agli occhi degli utenti.
Quel che è certo è che l’arrivo di un nuovo social network – che in più porta la firma di Google – andrà inevitabilmente a gravare sugli equilibri del settore, incidendo sugli investimenti pianificati per il social marketing. Le aziende dovranno capire come e se posizionare il proprio brand, come e se spostare le proprie campagne e, soprattutto, come guardare al futuro per evitare un inutile dispiego di risorse su network poco in target con il proprio business.
Oggi Google+ non è ancora una realtà business ma potrebbe diventarlo a breve. Oggi il social network non è ancora aperto agli sviluppatori, non accetta per le membership indirizzi email diversi da Gmail e non ha strumenti ad hoc per un utilizzo con finalità di marketing. Tuttavia, la fase di test in corso potrebbe presto maturare verso una dimensione più matura, impreziosita nella tecnica dal team Google e nell’esperienza dagli errori già compiuti su Google Wave e Google Buzz. Cambia la natura della viralità, cambia il senso del “social”, cambia l’approccio rispetto a quello imposto fino ad oggi da Facebook. Tutto cambia e da questa situazione ne uscirà vincente chi saprà adattarsi.
Le aziende e gli esperti del marketing ad ora non possono che cercare un invito per Google Plus ed iniziare a studiare il problema. Perché se Google si muove, la magnitudo dell’iniziativa è destinata a deflagrare con forza, spostando enormi capitali e dirottando i flussi dell’utenza, dei brand e degli acquisti.