Le Pmi devono promuoversi online se vogliono ottenere i migliori risultati. Ed oggi gli strumenti si moltiplicano: dalle campagne AdWords alla pubblicità geolocalizzata, dal Web Direct Marketing gli strumenti del Social Media Marketing, dai social network (Facebook, Twitter…) alla Web TV (oggi anche con eventi in diretta, magari in un prossimo futuro anche sul nuovo YouTube Live). Il punto di partenza resta comunque il sito web aziendale, per iniziare a promuovere il brand amplificando la visibilità dell’impresa tra potenziali nuovi clienti, con informazioni chiare e dettagli su prodotti e servizi offerti.
È infatti primario instaurare un rapporto di fiducia con gli interlocutori della Rete, possibilmente rendendo disponibili accurate informazioni di pre-vendita. Ad esempio attraverso appositi pannelli di configurazione prodotti o sezioni in cui richiedere preventivi, possibilmente tutto in tempo reale, senza l’intervento del personale dell’azienda.
Una volta realizzato il sito (pratica seguita da circa l’80% delle Pmi italiane con addetti compresi tra 10 e 500) il lavoro è tuttavia compiuto solo a metà: successivamente tocca all’attività promozionale, che deve costantemente seguire il sito e la sua evoluzione.
La prima regola è tentare di capire cosa pensano gli clienti dell’azienda, poponendo successivamente attente campagne promozionali online (per esempio con gli strumenti Google). L’altro canale preferenziale è quello del Social Media Marketing, inserendosi per esempio in community web correlate al prodotto o servizio che si intende vendere.
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Anche per l’Osservatorio Multicanalità (promosso da Nielsen, Nielsen Online, Connexia e School of Management del Politecnico di Milano) il sito web è solo l’inizio per le Pmi in Rete: il 54% dei consumatori intervistati vorrebbe un rapporto interattivo con le aziende, venendo coinvolto nel processo di creazione del prodotto, e il 50% si impegnerebbe a segnalare giudizi pareri sui prodotti acquistati.
I consumatori, si sa, prediligono sempre più la multicanalità e si rivolgono con sempre maggiore frequenza al Web per ottenere informazioni “fresche e reali” e ai siti specializzati per la comparazione di prodotti: il 39% di quelli italiani li ritiene i più affidabili, ancor più dei siti aziendali (33%) e delle recensioni degli altri utenti su forum, blog, social network (32%). Tutti segnali che evidenziano come un’attività imprenditoriale, anche tradizionale, promossa su Internet con i suoi moltemplici strumenti di interazione possa sicuramente offrire ulterori possibilità di business grazie a forme di pubblicità non convenzionale a basso costo ed alto ROI.