Google lancia Internet Revolution, un ambizioso progetto pensato per dare una scossa all’economia italiana partendo dai suoi elementi più strategici, ovvero le piccole e medie imprese. L’iniziativa, già sperimentata con successo in Polonia e Gran Bretagna, ha come obiettivo portare sul Web tra le 50 e le 100.000 imprese.
A tal scopo, Google prevede di stanziare a partire dal primo trimestre 2011 una cifra compresa tra 2 e 5 milioni di euro che serviranno ai seguenti scopi: realizzazione gratuita dei siti aziendali e loro gestione per 6 mesi, segnalazione delle aziende sulle mappe di Google Places e coupon del valore di circa 50 euro da spendere entro 6 mesi su AdWords per la registrazione di alcune parole chiave strategiche per la ricerca.
La piccole imprese sono quelle più coinvolte dal progetto, in quanto le potenzialità del Web garantiscono una maggiore espansione delle attività, anche oltre i confini nazionali. «Il punto di forza delle parole chiave», spiega ad Affari&finanza D’Asaro Biondo, «è che abbatte la necessità di investire in modo ingente per cercare nuovi mercati. Si comprano le parole chiave adatte e solo su quel determinato mercato. Si parte e si inizia a vedere le risposte; se i volumi crescono, si può cominciare a pensare a una presenza più diretta. Ma a quel punto lo si fa a colpo sicuro. Per le piccole aziende è una soluzione ottimale».
Se l’iniziativa avrà successo, si potrebbe assistere con ogni probabilità ad una conseguente accelerazione dell’economia anche nel nostro paese: l’Italia, nonostante si trovi tra i 28 paesi più sviluppati, è al penultimo posto come diffusione delle infrastrutture tecnologiche e le piccole imprese che non hanno un sito internet sono circa l’80%. Le stime Google basate sull’esperienza negli altri paesi mostrano come le imprese che operano su e con Internet si sviluppino in modo quattro volte più rapido; inoltre, ogni impresa che opera sul Web crea in media un nuovo posto di lavoro ogni 6-8 mesi.