La storia è quella di Ryan Abood, un piccolo imprenditore che non intendeva accontentarsi del piccolo negozio di fiori ereditato dalla famiglia. La via scelta è stata quella della rete, ove ha creato il proprio Gourmet Gift Baskets ed ha iniziato ad investire tempo, impegno e denaro per cercare nuovi business. E ce l’ha fatta.
La storia che Ryan Abood racconta su Inc. Magazine (qui una utile traduzione in lingua italiana) è quella di un imprenditore che ha speso più di un anno e mezzo per capire come posizionare il proprio sito su Google, come farlo emergere e come trasformare i propri successi di posizionamento in moneta. Ma come ogni storia, sul più bello giunge la disfatta: Ryan Abood si è improvvisamente trovato il sito sotto penalizzazione, apparentemente inspiegabile, da parte di Google. Tutto quanto maturato in precedenza è pertanto improvvisamente in fumo, portandosi appresso milioni di dollari di fatturato.
Quel che Ryan Abood narra è una vicenda esemplare perchè ben lontana dall’idillio: tra profitti mancati e spese aggiuntive in advertising per riemergere, Abood ha valutato in tutto 4 milioni di dollari di danno ed ha scoperto la causa di tutto ciò: una delle aziende assoldate per curare il posizionamento del sito ha ammesso l’acquisto di un link (pratica vietata da Google), cosa che ha portato alla penalizzazione sul motore di ricerca ed alla conseguente perdita dei risultati accumulati in precedenza.
Ryan Abood è ora al lieto fine: l’arrivo del nuovo sistema Caffeine in Google ha cancellato definitivamente i problemi del passato ed ha restituito al Gourmet Gift Baskets il successo cercato. Tutto ciò partendo da un piccolo negozio di fiori, credendo fermamente nelle possibilità del web e nell’importanza dei motori di ricerca. Credendo in qualcosa che, insomma, troppe aziende di piccola dimensione ancor oggi si ostinano ad ignorare considerando il tutto una perdita di tempo e di denaro.