Le email restano a tutt’oggi uno valido strumentodi marketing per le aziende, nonostante sembrino passare in secondo piano rispetto a più moderne modalità di comunicazione, dagli SMS a Facebook e Twitter. Uno strumento che, soprattutto in tempo di crisi, trova la sua forza su costi contenuti.
L’Email Marketing è radicato da tempo nella cultura aziendale e, dopo una prima fase di esplorazione dei canali Web 2.0, sembra ritornare in auge.
Alcuni esempi: secondo una recente indagine condotta negli Stati Uniti, su 3mila responsabili Marketing il 58% preventiva un aumento della spesa dedicata all’invio di email pubblicitarie, contribuendo così alla crescita di un mercato che varrà quest’anno 700 milioni di dollari (+20,7%).
Si tratta perlopiù di email giunte ai destinatari tramite opt-in – ovvero adesione spontanea alla ricezione di messaggi tramite iscrizione a newsletter o mailing list – anche se continuano a trovare un buon riscontro le pubblicità presenti nei portali di posta elettronica quali Yahoo! Mail e Hotmail.
In un periodo di forte recessione come quello attuale, le classiche email potrebbero considerarsi un investimento migliore rispetto ai banner online poiché permettono una più profonda fidelizzazione dei clienti e mantenere stretti i propri clienti risulta decisamente più economico rispetto a cercarne di nuovi.
I costi di marketing tramite email rappresentano solamente il 2% di tutta la spesa annua negli Stati Uniti riservata agli annunci online; una cifra decisamente bassa che ben rispecchia i bassi costi di gestione ma che si stima sia comunque destinata a raggiungere i 630 milioni di dollari nel 2013.