Sul fronte dei pagamenti elettronici l’Italia ha fatto grandi passi avanti, con ben 67 milioni le carte di credito in circolazione, il 12% in più rispetto al 2006 e più del doppio rispetto al 1998. Anche le aziende scoprono i vantaggi della moneta elettronica, soprattutto sul fronte delle carte prepagate da offrire ai dipendenti.
I dati provengono da uno studio intitolato “Carte di credito e di debito – Monitoraggio dell’offerta bancaria” (pdf), condotto dall’Osservatorio e-Committee dell’ABI.
Le carte di pagamento elettronico in Italia sarebbero così suddivise: 29 milioni di bancomat (con una crescita del 5% rispetto al 2006), 30 milioni di carte di credito (+17%), 33 milioni di prepagate (+29%) e 4,3 milioni di carte revolving (+21%).
Si tratta di numeri decisamente confortanti, seppure l’Italia resti ancora indietro rispetto al resto d’Europa.
Secondo il direttore generale dell’ABI Giuseppe Zadra, utilizzare maggiormente le carte di pagamento significa contribuire all’efficienza e all’innovazione del nostro paese, poiché vengono abbattuti gli alti costi di gestione dei contanti, stimati in 10 miliardi di euro l’anno, nonché gli episodi di furto e rapina.
Particolarmente significativo, l’aumento delle carte aziendali: sempre più imprese hanno infatti scoperto i vantaggi della moneta elettronica, in particolare per quanto riguarda le carte prepagate da mettere a disposizione dei loro dipendenti.
Nel 2007, sono state più di 600.000 le prepagate utilizzate come carte aziendali, con una crescita del 21% rispetto all’anno precedente.