Dimmi come clicchi e ti dirò cosa compri. Il gioco di parole è facile ma quando si tratta di capire chi siano i propri clienti/utenti le aziende non scherzano affatto. Ecco perché sempre più imprese, e non solo grandi organizzazioni, adottano strategie di Social Computing – studio delle abitudini dei clienti, analisi delle attività e degli interessi, ecc. – come elemento chiave in grado di orientare le azioni di marketing e comunicazione, nonché gli investimenti nelle cosiddette “social technologies”.
È in questo scenario che si colloca il rapporto Forrester Research European Social Technographics Revealed che, basandosi sul modello proprietario di Social Technographics, ha misurato le interazioni di oltre 13mila utenti europei online. Lo studio ha permesso di evidenziare le profonde differenze nel livello di coinvolgimento dei consumatori in merito alle tecnologie di Social networking & Co.
Quali i criteri? I Social Technographics di Forrester hanno elaborato uno standard comparabile per le aziende, da utilizzare nella valutazione del livello di partecipazione dei consumatori in ambito social technologies. Il modello, vera e propria bussola per il marketing, consente di tracciare un profilo utenti attraverso sei livelli di partecipazione: dalla completa mancanza di interazione fino a un significativo impegno nella creazione di contenuto.
Questi i numeri emersi dalla Forrester Research:
- Creators – Il 10% degli europei online crea contenuti UGC.
- Critics – Il 19% partecipa in attività quali commenti su blog e recensioni di prodotto.
- Collectors – Il 9% partecipa alla catalogazione e all’organizzazione di contenuti web.
- Joiners – Il 13% è attivo nei social networks.
- Spectators – Il 40% legge sistematicamente contenuti social media.
- Inactives – Il 53% non utilizza ancora le social technologies.
A livello geografico, l’indagine ha rilevato differenze considerevoli in relazione al livello di adozione. Nel Regno Unito, ad esempio, il 21% della popolazione online partecipa alle attività dei social networks, rispetto al 13% del resto d’Europa. Gli utenti olandesi sono i più creativi al contrario dei Tedeschi, e superano la media europea con il 17% delle attività.
In Spagna, i consumatori online sono tra i meno attivi mentre invece il primato spetta alla Svezia che ha l’audience più dinamico (60%).
gli Italiani dimostrano una maggiore disponibilità rispetto alla media nell’essere Creators, ma sono significativamente meno propensi ad essere Collectors.