L’Ottimizzazione dei siti per i Motori di Ricerca (SEO – Search Engine Optimization) è un concetto ben noto agli addetti ai lavori ma poco conosciuto dalla gran parte di piccoli e medi imprenditori, che invece potrebbero avvalersene. Chi lavora in questo ambito può invece darne una visione pragmatica, in termini di utilità per le imprese, in virtù della visibilità online che è in grado di offrire: ne abbiamo parlato con Emanuele Tolomei (Esperto SEO – Interamna Productions).
Il processo cui si applica la SEO è il sistema di ricerca online di siti web: quando si interroga un motore tramite chiavi di ricerca, i suoi spider scandagliano il web e producono delle SERP, liste di risultati ordinati in base al ranking loro attribuito da determinati algoritmi, che ne stabiliscono dunque il posizionamento. Intervenire in questo processo con tecniche SEO significa riuscire a ottenere un migliore piazzamento nei risultati, acquistandone in visibilità.
Occuparsi seriamente di SEO significa entrare nel motore di ricerca, capirne i meccanismi e adattarsi alle sue caratteristiche. La formazione migliore è l’esperienza, ci spiega Tolomei, anche se da sola non basta. Tanto più che i parametri da applicare alle azioni SEO messe in campo per una certa azienda – a parità di parametri – possono variare molto nei valori, sia in termini di qualità che di volume.
Conversione all’obiettivo
La continua ricerca di strumenti per dare maggiore visibilità alle piccole medie imprese fa parte della mission di ogni SEO, soprattutto in chiave della maggiore semplificazione possibile. Tolomei propone ai suoi clienti soluzioni semplici ma efficaci, che mirano alla conversione degli obiettivi, in termini economici piuttosto che di numero di visite verso un sito.
Ad esempio, alcuni clienti registrano mediamente 50 accessi giornalieri giornalieri, che potrebbero sembrare pochi se non avessero però un elevato tasso di conversione: se il 30% dei visitatori di un sito ben ottimizzato ne contatta l’azienda titolare per chiedere informazioni su prodotti e servizi, allora siamo dinanzi a un gran successo.
Chi sono questi clienti? Grandi aziende come PMI, Istituti come professionisti. Nel momento in cui nasce l’esigenza di essere presenti nei motori di ricerca, il SEO può intervenire nel ricercare soluzioni rapide ed anche economiche, che però massimizzino la resa.
Il passo seguente? Formarsi o destinare budget alla formazione, per cogliere al meglio le opportunità dell’ottimizzazione sui motori di ricerca.
Link-Building
Il servizio più richiesto? Nell’azienda di Tolomei, nel 2011 è il link-building, ovvero la costruzione di un’architettura di link che portino traffico e autorevolezza alle pagine interne di un sito: le pagine target ospitano contenuti rivolti ad utenti che potrebbero diventare futuri clienti.
Tolomei ci spiega che la graduale standardizzazione dei siti aziendali sfruttando CMS in parte già “confezionati” – come Joomla o WordPress – sta portando ad un appiattimento qualitativo dei siti online, a scapito di quei siti storici che in passato erano un plus di programmazione premianti per i più esperti: oggi emergere è più difficile.
Gli elementi correlati al contenuto delle pagine restano un buon parametro di distinzione, ma a parità di ottimizzazione si deve ricorrere a soluzioni alternative, e il link-building è una di queste.
Altri strumenti
Non mancano le richieste per i servizi di Lead-Generation o di quelli per ottenere contatti profilati, o ancora il classico posizionamento organico per determinate parole chiave, e la gestione di campagne AdWords che, per budget elevati, è proibitiva per l’utente inesperto. Soprattutto se si cerca di “convertire” piuttosto che veicolare traffico verso il sito aziendale, ci spiega Tolomei.
In questo ricco panorama non esiste una tecnica o un intervento più efficace degli altri: il risultato ottimale lo si ottiene sempre con un mix di opzioni applicate in massa. Il risultato è sorprendente, in particolare per quelle aziende inesperte di Internet e delle potenzialità di Google.
SEOmantica
Il neologismo SEOmantica è stato coniato per indicare l’introduzione di modelli matematici negli algoritmi dei motori di ricerca, che permettono tipologie di analisi semantiche del contenuto basate su elementi probabilistici.
Google ha sviluppato e implementato all’interno dei suoi algoritmi di ranking tecniche algoritmiche quali il Latent Dirichlet Allocation (LDA) e Hidden Topic Markov Model (HTMM) oltre ad altre ancor meno note.
Tolomei ci spiega con un esempio concreto: normalmente, quando un’azienda vuole posizionarsi sui motori, sceglie un nome a dominio e titoli di pagina che contengano una o più parole chiave. Per far sì che la pagina “Home” – che probabilmente contiene il nome dell’azienda nel titolo – sia identificabile dal motore con il nome del settore in cui opera, si ricorre a valori, nel contesto della pagina, che aiutino il motore di ricerca a correlarla alla categoria merceologica desiderata.
Ultimamente, però, grazie alla SEOmantica, è sempre meno necessario il ricorso ad un nome di dominio tipo “settore merceologico-sede-nome società”: attraverso l’analisi semantica operata da LDA e HTMM, l’algoritmo di Google capisce da solo che l’Hilton è un albergo.
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Esistono tecniche ancor più innovative, ma fanno parte dei “segreti del mestiere”: Tolomei ci spiega che lo studio dell’architettura interna ed esterna con cui vengono create le relazioni tra siti e pagine è un fattore di estrema rilevanza: non è un caso che i network siano sempre più numerosi, e i siti che ne fanno parte non vengono certo scelti a caso.
Un esperto SEO deve dunque restare al passo con i tempi, approfondendo anche tutte le opportunità che i social network come Facebook offrono in termini di visibilità e conversione. Dal punto di vista aziendale, i consulenti come Esperto SEO possono aiutare le Pmi con servizi a più livelli, mirati alla consulenza oltre che all’intervento diretto, mediante la condivisione di soluzioni con imprenditori e/o responsabili di produzione.