Uso del Blog Aziendale in Italia

di Alessia Valentini

Pubblicato 11 Aprile 2013
Aggiornato 12 Giugno 2013 09:14

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Focus sul Corporate Blogging, strumento di divulgazione business adatto a ogni tipo di attività, indipendentemente dal settore di riferimento e dai prodotti o servizi offerti.

Lo studio Utilizzo del blog aziendale in Italia (a cura di Alessio Beltrami) fotografa lo stato dell’arte del Corporate Blogging nel 2012, concentrandosi sul livello di conoscenza della sua funzione e sui modelli di adozione e utilizzo.

Il target

Un questionario somministrato ad aziende a professionisti attivi in Italia nel B2B e B2C ha evidenziato un ampio utilizzo e una buona propensione ad estenderne l’uso (86%), anche con un incremento di budget.

Nel 56% dei casi, il destinatario dei contenuti del blog aziendale è il consumatore finale, mentre nel 17% dei casi l’azienda si rivolge tanto ad un pubblico B2C quanto B2B.  Solo nel 17% dei casi il blog aziendale si rivolge esclusivamente ad un target business.

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La piattaforma

Il 46% degli intervistati ha scelto di integrare il blog dentro il proprio sito aziendale: a fronte di un costo contenuti, influisce positivamente sulla visibilità e sulla percezione del lettore.

Il 34% ha scelto una piattaforma gratuita per implementarlo, mentre il 20% un dominio proprietario ma diverso dal proprio sito.

=>Leggi: WordPress sfida Google per il sito aziendale delle PMI

La strategia

Mentre per le aziende IT l’uso del Corporate Blogging ha costituito un passaggio naturale, per le altre imprese è ancora oggetto di un percorso graduale. Prima di cimentarsi in questo tipo di attività, ogni azienda dovrebbe definirne ruolo e carico di impegno inserendoli nella strategia di comunicazione aziendale.

Uno dei fattori di successo è la produzione di contenuti di qualità. Quasi sempre viene delegata solo una persona dentro l’azienda piuttosto che a collaboratori esterni. Il numero di risorse preposte influisce tuttavia anche sulla frequenza di aggiornamento del blog, ulteriore criterio di valutazione.

Non esiste una frequenza ideale di pubblicazione, ma meno di un post al mese rende il blog “zombie like” (17% del campione), mettendo a rischio la “salute” del blog e l’immagine aziendale. Il 45% delle imprese intervistate pubblica comunque 1-3 post al mese, il 14% riesce a produrre 1 contenuto a settimana e il 24% anche di più.

Performance e ROI

Molte aziende hanno approfittato del questionario per chiedere delucidazioni sulla misurabilità delle performance del blog aziendale (leggi di più): come quantificare l’interazione con i social media? Come determinare i benefici SEO? Come quantificare lead o esposizione mediatica?

Per rispondere ai dubbi, dallo stesso autore è disponibile la Guida realizzata dallo stesso autore:

=>Ecco come come calcolare il ROI di un blog aziendale

La quantificazione di ore-uomo impiegate per mantenere il blog consente di calcolarne il ROI. Il 73% degli intervistati dedica meno di 3h al mese a fronte di un 18% che arriva alle 3h e di un 9% che vi spende fino a 1h a settimana .

La maggiore criticità nella gestione sembra risultare la produzione dei contenuti (38%), seguito dalle strategie di promozione (30%), dall’impegno per la moderazione (16%).

A fronte di questi ostacoli, il 15% delle imprese delega l’attività di community manager professionisti.

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Scarica la ricerca L’utilizzo del blog aziendale in Italia di Alessio Beltrami (social PR e consulente marketing e comunicazione d’impresa).