Tratto dallo speciale:

Marketing, gli strumenti digitali per battere la concorrenza

di Andrea Boscaro

6 Settembre 2012 10:00

logo PMI+ logo PMI+
Il web offre molti strumenti digitali per osservare con trasparenza e concretezza la performance dei competitor: ecco quali sono, e come usarli per una strategia che permetta di raggiungere e superare la concorrenza.

La campagna elettorale digitale di Barack Obama negli Usa sta tracciando una direzione tanto significativa quanto di buon senso, con una strategia da cui le aziende possono trarre diversi insegnamenti, ad esempio sul fronte del marketing: in estrema sintesi, si passa dal web come parola al web come ascolto.

In altri termini: se nel 2008 il focus era comunicare attraverso newsletter e social media, al fine di generare consenso e organizzare le forze sul territorio, nel 2012 il Web è così pervasivo che le conversazioni già esistono – e in abbondanza – al punto che la chiave è essere laddove tali conversazioni hanno luogo con una presenza discreta, con contenuti a valore aggiunto e con la capacità di recare un messaggio il più personalizzato possibile rispetto al contesto in cui la conversazione si produce.

È la stessa cosa che dovrebbero fare le aziende. Parallelamente al dedicare tempo al proprio sito ed ai social media, grande attenzione dovrebbe essere dedicata a essere presenti – con competenza e disponibilità – in quegli spazi dove i propri clienti-target si informano e formano le proprie decisioni d’acquisto anche per monitorare l’opinione che il mercato esprime nei confronti dell’azienda e dei suoi concorrenti.

Strumenti digitali a disposizione

Tra i molteplici tool che il digitale offre troviamo:

  • Google News Alert, grazie al quale Google avvisa di quando e dove le “parole chiave” indicate vengono pubblicate su blog, forum, magazine ed altri luoghi che, soprattutto nel caso dei più significativi, devono diventare veri e propri media da frequentare e all’interno dei quali ingaggiare l’audience attraverso contributi come commenti, interventi, articoli, interviste.
  • Socialmention.com, uno dei tool gratuiti  che fornisce un’analisi anche qualitativa del “sentiment” permettendo di osservare il comportamento degli utenti rispetto a una parola chiave e l’attribuzione di caratteri di positività o negatività rispetto a questi termini.
  • Google Insights for Search, ottima interfaccia che Google mette a disposizione per analizzare l’andamento del volume di ricerche per le parole chiave da noi indicate e che ci consente di capire l’effetto sull’utenza Internet dell’interesse suscitato da noi e dai nostri concorrenti, con relativi prodotti e servizi.
  • Lo Strumento per le Parole Chiave di Google Adwords che offre il numero di ricerche mensili per l’area semantica da presidiare sia in termini di posizionamento organico che di uso dei link sponsorizzati.
  • Semrush.com, con il quale osservare il numero di parole chiave presidiate dai concorrenti sia nella parte naturale di Google che negli annunci a pagamento.
  • Ahrefs.com, uno dei migliori tool SEO  gratuiti che offre numerose indicazioni operative sui siti con i quali intraprendere operazioni di collaborazione editoriale e di link building, comparazione con la performance SEO dei siti concorrenti, analisi del posizionamento delle singole pagine del nostro sito rispetto ai competitor e altro.

Monitorare la concorrenza

La Rete offre una trasparenza nel monitorare la concorrenza che i media tradizionali non garantiscono. Una buona pratica consiste nel redigere un vero e proprio documento di benchmarking della concorrenza attraverso il quale comparare puntualmente e nel corso del tempo:

  • il numero di ricerche che i nomi dei nostri prodotti e quelli della concorrenza ricevono su Google (attraverso Google Insights for Search).
  • Gli spazi web dove tali prodotti e servizi sono presenti, prestando attenzione all’attivazione di marketplace quali Amazon ed eBay e alle forme con cui tale presenza è gestita: prodotti nuovi/usati, rivenditori, formule promozionali.
  • Recensioni e articoli a supporto online su blog, magazine.
  • Numero di pagine indicizzate e backlink di cui i diversi siti godono.
  • Posizionamento delle diverse pagine di prodotto rispetto alle parole chiave più importanti.
  • Reputazione prevalente sui social media e sui siti di comparazione e di opinioni online.
  • Numero e qualità dei follower su Twitter.
  • Numero dei liker su Facebook e dei follower su Linkedin. Capacità di coinvolgere i liker su Facebook grazie al parametro “Talking about this”.
  • Investimento dei diversi competitor sui link sponsorizzati e presumibile traffico ottenuto sul sito grazie all’uso dello Strumento per il Calcolo del Traffico presente dentro Google Adwords.
  • Gli operatori digital più professionali conservano, aggiornano e fanno fortemente leva su uno strumento di questo tipo per “tallonare” la concorrenza: la possibilità di avere un’idea piuttosto trasparente e concreta dei valori in campo dà infatti la possibilità di individuare le aree di miglioramento e di definire i prossimi passi.

Monitorare la concorrenza per raggiungerla e superarla in ciascun singolo campo del marketing digitale si può e si deve fare: significherà aver dato un’impronta quantitativa alla nostra strategia e averla messo al servizio della nostra quota di mercato.