Quasi chiunque possiede oggi almeno un account sui Social Media. La maggior parte degli utenti è attiva sulle varie piattaforme e, cosa fondamentale, sono moltissimi coloro i quali che utilizzano i Social per ottenere informazioni pre-vendita. Ma, con il Social selling, questi media si trasformano addirittura in strumenti di vera e propria vendita.
C’è infatti una stretta connessione tra l’aumento del fatturato e la presenza sui Social, sfruttandoli come opportunità per migliorare le vendite.
Ma qual è il legame tra l’utilizzo delle piattaforme e l’incremento delle vendite? Scopriamolo in dettaglio.
Cos’è il Social selling
Quando si parla di Social selling si intende l’utilizzo delle piattaforme di Social Media con finalità di vendita. In altre parole, è una tecnica di vendita che prevede l’uso delle piattaforme social per creare legami con potenziali clienti e lead.
Non si tratta di una strategia rapida: al contrario, richiede tempo e pazienza. Si basa infatti sulla costruzione di fiducia, credibilità e di un rapporto con gli utenti. I quali, in futuro, verranno positivamente influenzati nel momento in cui effettueranno un acquisto.
È ovvio che non è possibile utilizzare i profili social come meri strumenti per sponsorizzare i prodotti: il punto di partenza del social selling è il coinvolgimento degli utenti.
I social vanno cioè utilizzati per creare una connessione con i potenziali clienti. Grazie ai social, è possibile entrare in contatto con gli interessati ad un acquisto, proprio nel momento in cui gli utenti sono propensi a concludere la transazione.
L’uso sapiente dei social, con la condivisione di contenuti di valore e utili, ma anche con l’interazione diretta con l’utente (rispondendo alle sue domande o offrendo aiuto), può aiutare ad accrescere la fiducia dei potenziali clienti.
In questo modo, si vincerà la competizione con le aziende concorrenti: creare fiducia significa accaparrarsi le vendite.
I suoi vantaggi
Il vantaggio più evidente del social selling è legato al coinvolgimento. Coinvolgere gli utenti con contenuti di valore, infatti, comporta dei significativi incrementi in termini di vendite.
Rispetto ad uno spot o ad un post sponsorizzato, non si tratta di pubblicità fine a se stessa.
È per questo che il social selling è percepito dall’utente come meno intrusivo rispetto alla pubblicità vera e propria. A differenza di un ADS, il Social selling crea relazioni profonde con i seguaci, che sono coinvolti e, soprattutto, possono interagire realmente con il brand.
Queste interazioni dirette faranno sì che la fiducia dell’utente aumenti e, nel momento in cui questo sarà pronto a concludere un acquisto, è ovvio che sceglierà un’azienda o un professionista di cui ha imparato a fidarsi.
Inoltre, se un marchio crea contenuti coinvolgenti, che vantano interazioni da parte degli utenti, con like e commenti, anche la brand awareness ne beneficerà.
Infatti, un post con molte interazioni verrà premiato dall’algoritmo dei Social Media, e il contenuto verrà mostrato ad altre persone potenzialmente interessate.
Come il Social selling aumenta le vendite
Il passaggio da semplice interessato a cliente pagante, grazie al Social selling, è graduale ma concreto. Infatti, questa strategia permette di posizionare i brand e i professionisti a livello strategico. Da protagonisti delle interazioni con gli utenti, i brand si trasformano in parte integrante (e conclusiva) del percorso di acquisto.
I numeri parlano chiaro: una recente ricerca condotta da LinkedIn e riportata da ilSole24ore ha svelato che, grazie al social selling, le opportunità di vendita vengono incrementate del 45%.
Utilizzare i social per interagire con il pubblico di potenziali clienti, quindi, non è più un’opzione, ma un obbligo. I marchi ed i professionisti che intendono mantenersi competitivi devono utilizzare i Social Media per creare valore, fiducia e relazioni con gli utenti.
di Laura Caracciolo, Social media manager, AU di Emera