Ricerche online: l’attenzione passa da Google ai Social Media

di Laura Caracciolo

14 Agosto 2024 09:04

logo PMI+ logo PMI+
I Social Media hanno affiancato Google nel campo delle ricerche online: ecco perché gli utenti li preferiscono e come sfruttare questa tendenza.

Se un tempo il primato delle ricerche online spettava a Google e agli altri motori di ricerca, da qualche anno la situazione è radicalmente cambiata. Oggi, quasi tutti utilizzano i Social Media al pari dei motori di ricerca. Le piattaforme social, in sostanza, vengono abitualmente sfruttate per effettuare ricerche e informazioni su brand, prodotti e servizi.

Questa tendenza è fondamentale per chi intende sponsorizzarsi online: per aziende e professionisti, il sito aziendale è utile, ma deve essere necessariamente affiancato a dei profili social adeguatamente curati.

Le ricerche online, infatti, non avvengono più solamente su Google. Anzi, gran parte di queste ricerche vengono effettuate mediante i social. Scopriamo perché.

Ricerche online: perché soprattutto sui Social Media?

Le ultime indagini hanno svelato che, in gran parte dei casi, i consumatori utilizzano i Social Media per le ricerche online. Google e gli altri motori di ricerca, in sostanza, stanno perdendo terreno. Pur trattandosi di strumenti necessari, da curare per una strategia pubblicitaria online efficace, anche l’impatto social va assolutamente valutato.

Ma perché, soprattutto recentemente, l’attenzione dei consumatori si è spostata sui social, che sono diventati dei veri e propri motori di ricerca alternativi?

Le ragioni sono molteplici.

Innanzitutto, social come Instagram e TikTok offrono contenuti facilmente fruibili. Le informazioni che l’utente ricerca sono fruibili mediante video brevi: lo sforzo necessario per reperire ciò di cui si ha bisogno è minimo. Basta leggere una breve caption o guardare un video di durata contenuta per ottenere risposte specifiche alle domande.

Trovare le stesse risposte mediante un motore di ricerca è invece più complesso e richiede sforzi maggiori da parte degli utenti.

Inoltre, un profilo social ben gestito viene percepito come più autentico rispetto ad un sito aziendale. I potenziali interessati, grazie ai social, possono entrare in contatto diretto col brand.

E ancora, mediante queste piattaforme, riescono a trovare facilmente recensioni e opinioni reali, grazie ai contenuti UGC, ossia generati da altri consumatori.

Ricerche online: mai sottovalutare Google

Attenzione, però: quanto detto fino ad ora non significa che i motori di ricerca debbano essere totalmente dimenticati. Infatti, c’è ancora un’ampia fetta di utenza che utilizza Google per reperire informazioni.

Secondo una recente indagine di Forbes e Talker Research, aggiornata al 2024, la maggior parte delle ricerche per reperire le informazioni sui brand viene ancora effettuata sui motori di ricerca: si tratta dell’84% delle ricerche online.

Tuttavia, la modalità di ricerca preferita cambia a seconda del target di riferimento. I giovani appartenenti alla Gen-Z, infatti, preferiscono di gran lunga la ricerca online mediante i Social Media.

Entrambi questi strumenti vanno dunque utilizzati, al fine di raggiungere un più ampio pubblico.

Come sfruttare le ricerche social per il proprio brand

In base a quanto detto fino ad ora, dunque, per aziende e professionisti è fondamentale curare la propria presenza online sia lato Google, sia lato social.

Il che significa innanzitutto utilizzare la SEO e i contenuti sul web per rispondere alle informazioni necessarie ai potenziali clienti. Tuttavia, l’ottimizzazione per motori di ricerca va affiancata alle attività sui Social Media.

In questo modo, se un utente effettua ricerche online mediante i social, potrà trovare risposte immediate ed esaustive.

È quindi necessario creare contenuti, da condividere sui social, che siano in grado di fornire risposta agli interrogativi più frequenti. In quest’ottica, i contenuti educativi legati al prodotto o al servizio offerto risultano molto utili.

I tutorial, soprattutto se in formato video, sono tra i contenuti più adatti da condividere col proprio pubblico.

Senza dimenticare, poi, che gli algoritmi dei social seguono delle regole simili a quelle della SEO. Per ottenere visibilità, è dunque necessario ottimizzare i contenuti, sfruttando le parole chiave pertinenti.

di Laura Caracciolo, Social media manager, AU di Emera