Che si parli di professionisti, aziende o soggetti privati, poco importa: ormai tutti possiedono almeno un profilo sui Social Media. Questi preziosi strumenti rappresentano un’opportunità unica, soprattutto per coloro che intendono farsi conoscere, che sia per lavoro o per altri scopi. Eppure, molto spesso sfugge un aspetto fondamentale della comunicazione online: quello relativo alle buone maniere.
Pochi sanno, infatti, che esiste una sorta di vero e proprio “galateo Social”, ossia un set di regole da rispettare affinché la comunicazione online sia efficace ed anche adeguata dal punto di vista delle buone maniere.
Spesso ci si dimentica che le buone pratiche di comunicazione non vanno seguite solo offline, ma anche quando si comunica sul web e, data l’importanza di questo argomento, in questa guida lo approfondiremo dettagliatamente.
Scopriamo dunque tutte le buone pratiche e i principi fondanti del galateo sui Social Media.
Cos’è il galateo sui Social Media?
Spesso, quando si pubblica o si commenta sui social, ci si dimentica che alcune regole di buon senso e, soprattutto, di buona educazione, vanno rispettate anche online.
In molti percepiscono il mondo online, come virtuale ed in quale tale, totalmente avulso dalla realtà quotidiana. E, a causa di questa erronea percezione, moltissime persone condividono i propri pensieri e si esprimono suoi social senza i dovuti filtri.
In altre parole, spesso ci si dimentica delle buone maniere perché ci si sente, in un certo senso, protetti dallo schermo del cellulare o del pc. Eppure, anche quando si comunica sul web l’educazione e il buon senso vanno rispettati.
Per tale ragione, si può parlare di un vero e proprio galateo sui Social Media. Si tratta di una serie di linee guida che coloro che utilizzano abitualmente i social devono essere pronti a rispettare.
Il rispetto di queste basilari regole di comunicazione è fondamentale soprattutto se si parla di profili aziendali. Una comunicazione scorretta, infatti, potrebbe tradursi in perdite di fatturato, clienti e opportunità di business.
È chiaro che le linee guida possono variare in base alla piattaforma scelta, ma esistono dei punti salienti che vanno seguiti dettagliatamente.
Innanzitutto, è importante ricordare che i social sono un luogo virtuale in cui l’utente cerca svago. Utilizzare un profilo aziendale per contenuti meramente pubblicitari va contro il cosiddetto galateo Social Media. Al contrario, sarebbe meglio concentrarsi su contenuti utili per gli utenti.
Attenzione anche alle considerazioni personali: ad esempio, dedicare commenti negativi ai competitor non è mai una buona idea. Si tratta, al contrario, di un comportamento irrispettoso.
Buone maniere e linee guida da rispettare
Un aspetto fondamentale di cui spesso ci si dimentica online riguarda il rispetto delle opinioni altrui. Il galateo sui Social Media prevede che, nonostante le possibili divergenze, ogni opinione vada rispettata.
Gli altri utenti potrebbero avere un punto di vista differente dal nostro: non per questo dovremo rispondere con atteggiamenti ostili.
Allo stesso modo, le buone maniere sui social prevedono un atteggiamento costruttivo. Anche eventuali polemiche dovrebbero essere evitate.
Quando si partecipa a discussioni sui social, che sia su LinkedIn o su altra piattaforma più informale, è necessario promuovere, ove possibile, un dialogo costruttivo.
Importantissimo, infine, evitare di diffondere notizie false e informazioni prive di fondamento. Ogni dato, commento o post condiviso dovrebbe avere alle spalle fonti autorevoli e verificate.
Perché un galateo sui Social per la comunicazione online
In base a quanto detto fino ad ora, possiamo convenire insieme sul fatto che seguire le linee guida del galateo suo Social Media non è poi così difficile.
Eppure, il rispetto delle buone maniere anche su queste piattaforme ha una potentissima influenza positiva sulla comunicazione online di tipo professionale.
Aziende e professionisti che adottano una condotta impeccabile sui social saranno percepiti come affidabili. In questo modo, verrà mantenuta una buona reputazione aziendale.
di Laura Caracciolo, Social media manager, AU di Emera