Nell’era digitale il marketing si evolve costantemente, e così anche le piattaforme di Social Media. Ecco perché, accanto a Facebook, Instagram e Twitter, si stanno imponendo anche piattaforme più recenti. Tra queste, c’è TikTok che, da social prettamente usato da ragazzi in cerca di video divertenti, si è trasformato a tutti gli effetti in un potente strumento per il marketing.
Per questa ragione, sono già moltissimi gli imprenditori ed i professionisti di tutto il mondo che hanno deciso di iniziare a sfruttare questa piattaforma per promuovere il proprio brand o i propri prodotti.
D’altra parte, con un miliardo di utenti che utilizzano la piattaforma ogni mese e con un’età media degli utilizzatori che si è sensibilmente innalzata, è ovvio che TikTok possa garantire ai brand un’enorme visibilità. Non sfruttare questo social significa perdere moltissime occasioni di farsi notare da un’ampia fetta di potenziali clienti.
Ecco, dunque, come iniziare ad utilizzare TikTok per il marketing.
Come si crea un profilo TikTok per il marketing
La prima cosa da fare nel caso in cui si voglia usare TikTok per inserirlo all’interno del proprio piano di Digital marketing è creare un profilo. Un’operazione totalmente gratuita, che va effettuata direttamente dall’app ufficiale.
Si può creare un account sia collegando il nuovo profilo ad altri account esistenti, come il profilo Facebook o quello Gmail, oppure utilizzando il proprio indirizzo email e scegliendo una password.
Dato che il profilo creato andrà sfruttato con finalità pubblicitarie, è fondamentale optare per un profilo Business. Gli account privati e quelli per creator non consentono infatti di accedere ai numerosi strumenti che, invece, TikTok mette a disposizione dei brand.
Una volta creato l’account, questo va ovviamente ottimizzato. Innanzitutto, al momento della creazione dell’account, la piattaforma chiedere di scegliere la categoria di riferimento. In secondo luogo, sarà necessario completare tutte le informazioni ed i contenuti richiesti, partendo dall’immagine del profilo.
Questa dovrà essere pertinente con il brand e/o l’attività, rispecchiandone il logo o quantomeno i colori che i clienti associano visivamente al marchio.
Anche la compilazione della biografia è molto importante: è vero che TikTok mette a disposizione solamente 80 caratteri, ma questo campo è fondamentale per comunicare agli utenti l’essenza del brand.
TikTok marketing: comprendere l’algoritmo
Una volta creato il profilo aziendale su TikTok, è possibile iniziare a pubblicare e utilizzare la piattaforma con scopi che abbiano a che fare con il marketing.
Tuttavia, prima di cominciare con la condivisione, vale la pena prendersi del tempo per analizzare il funzionamento dell’algoritmo di TikTok.
Per aumentare la visibilità di un video, è fondamentale non solo condividerlo con una didascalia pertinente, che contenga anche degli hashtag abbastanza popolari.
Ma chi utilizza TikTok per il marketing dovrà tenere in considerazione un ulteriore aspetto, fondamentale tanto per questa piattaforma, quanto per tutti gli altri social. Ci riferiamo all’interazione: un video con molte interazioni verrà sicuramente premiato dall’algoritmo.
Per poter aumentare la propria visibilità, è dunque fondamentale condividere video che possano interessare e coinvolgere.
La creazione di contenuti di valore
Le opportunità per coloro che vogliono sfruttare TikTok per aumentare la visibilità del brand sono tantissime. Di base, la piattaforma viene utilizzata per la creazione di contenuti divertenti o ironici: mostrare il proprio lato genuino potrebbe dunque funzionare.
Tuttavia, aziende e professionisti che utilizzano TikTok all’interno del proprio piano marketing lo fanno anche per condividere video utili. I tutorial, per esempio, sono molto popolari e possono coinvolgere il pubblico alla ricerca di soluzioni ad un problema.
Altra tipologia molto sfruttata dalle aziende è quella in cui l’attività si racconta. I video che mostrano la realizzazione di un prodotto o quelli a carattere informativo legati all’attività sono molto popolari.
Da evitare, ovviamente, i contenuti che mirano solamente a invogliare i clienti all’acquisto: si otterrebbe l’effetto opposto.
di Laura Caracciolo, Social media manager, AU di Emera