Imprese, attività commerciali e professionisti si saranno spesso chiesti quale strumento web sia più adatto per aumentare clienti e visibilità. Digital marketing e passaparola sono due forme di pubblicità potenzialmente complementari per raggiungere questi obiettivi.
Il digitale amplifica le opportunità di guadagno oltre alla possibilità di farsi conoscere da un pubblico più vasto, mentre il passaparola è fondamentale per consolidare reputazione e fiducia. Vediamo quale scegliere o come integrarli.
Passaparola o pubblicità sul web?
Prima di capire qual è la forma di pubblicità più conveniente per le aziende e i professionisti, cerchiamo di definire brevemente i due strumenti in questione.
- Il digital marketing utilizza i canali digitali (siti web, motori di ricerca, social media, email, ma anche SMS) per promuovere brand, prodotti e servizi.
- Il passaparola, invece, prevede che siano i clienti stessi, dopo aver utilizzato un prodotto o un servizio, a consigliarlo ad amici, parenti e conoscenti. Si tratta di una forma di pubblicità molto potente, perché è ovvio che un potenziale cliente tenda maggiormente a fidarsi del consiglio di un amico o di qualcuno che conosce, piuttosto che di un’azienda o un professionista di cui non ha mai sentito parlare.
Prima dell’avvento del marketing digitale, questa forma di pubblicità era molto utilizzata, non solo dai professionisti ma anche dalle aziende di medie e grandi dimensioni. Se ci pensiamo bene, ancora oggi anche i grandi brand possono fruire del passaparola. In più, nella costruzione di un brand forte, i feedback dei clienti soddisfatti possono fare la differenza, molto più di una campagna sul web.
Passaparola web: mix da non sottovalutare
C’è un aspetto fondamentale da considerare. Il digital marketing e la pubblicità mediante passaparola non sono due forme di advertising da considerare come disgiunte, al contrario si completano a vicenda.
La maggior parte dei consumatori, infatti, fa oggi molto affidamento sul web per effettuare ricerche su servizi, prodotti, brand e professionisti. Di solito, prima di effettuare un acquisto, il consumatore fa le proprie ricerche sul web, valutando le varie opzioni. Da ciò discende che una presenza online ben curata è fondamentale e non va assolutamente sottovalutata.
In questo contesto, il consiglio di altre persone che hanno già provato un determinato bene o che hanno risolto il proprio problema mediante un professionista, sicuramente fa la differenza nella scelta.
Proprio per questo, molti marchi sfruttano il cosiddetto passaparola digitale. Oggi, i consumatori possono condividere sulle varie piattaforme (social media, Google, ma anche e-Commerce come Amazon) recensioni, opinioni e contenuti multimediali.
Si tratta di opinioni trasparenti e genuine, di cui gli altri consumatori si fidano e che hanno di certo un impatto significativo sulle decisioni d’acquisto dei futuri clienti.
Quale forma di pubblicità scegliere?
Alla luce di quanto detto fino ad ora, cerchiamo di rispondere al nostro interrogativo iniziale: cosa scegliere tra digital marketing e passaparola? In realtà, l’ideale è affidarsi ad entrambe queste forme di advertising. In fondo, tutti i brand, anche i più grandi e noti, vivono di passaparola. Se così non fosse, non sarebbero diventati grandi.
Allo stesso tempo, il potenziamento della visibilità online non va assolutamente sottovalutato per rafforzare e potenziare il passaparola.
Non sostituisce i consigli di coloro che conosciuto e di cui ci fidiamo, è vero, ma anche qualora un’impresa o un’attività professionale possa godere di un passaparola invidiabile e di un gran numero di clienti felici di parlar bene dell’attività, la visibilità online rappresenta quella marcia in più in grado di orientare la decisione d’acquisto. Insomma, il digital marketing non sostituisce bensì rafforza il passaparola e convince anche i più indecisi, spingendoli all’azione.
D’altro canto, se l’attività non è presente online, o se la presenza sul web non è ben curata, allora il passaparola, purtroppo, rischia di fallire miseramente.
di Laura Caracciolo, Social media manager, AU di Emera