Facebook Ads, insieme alla pubblicità PPC su Google, è uno degli strumenti più popolari per farsi pubblicità sul web; anche chi non ha molte conoscenze di Digital Marketing, infatti, ha utilizzato almeno una volta la pubblicità su Facebook. Purtroppo però, nonostante la maggior parte delle PMI e dei professionisti che hanno una pagina Facebook provino ad utilizzare Facebook Ads, nella maggior parte dei non riescono a generare risultati positivi sul tasso di conversione.
Analizziamo quindi i 3 motivi più comuni per i quali la pubblicità su Facebook non funziona: di conseguenza scopriremo come migliorare l’utilizzo di Facebook Ads. Vedremo, infatti, quali sono le motivazioni dietro il fallimento di molte campagne pubblicitarie su Facebook e come correggere una campagna che non sta portando risultati.
=> Facebook Ads: le regole del successo
Pubblicità su Facebook e target di riferimento
Uno dei motivi principali alla base del fallimento delle Facebook Ads sponsorizzate da un’azienda è che gli annunci non sono correttamente indirizzati. Facebook, in realtà, mette a disposizione degli inserzionisti moltissimi strumenti per consentire la creazione di un pubblico altamente personalizzato, traendo dati sia dal sito web aziendale, sia dalle interazioni che avvengono sulla pagina social stessa. Ma, nella maggior parte dei casi, gli annunci Facebook mirano ad un pubblico generico, e raggiungono persone che sono poco interessate: ecco spiegato il perché, in questo caso, la pubblicità su Facebook non converte.
Per garantire il successo di una campagna Facebook, la prima cosa da fare è creare un profilo del cliente tipo: quello che indichiamo col termine di buyer persona. Conoscere i tratti e le caratteristiche del cliente tipo consentirà di mostrare gli annunci alle persone giuste.
L’importanza delle creatività
Altro elemento che può decidere le sorti degli annunci su Facebook è quello delle creatività, elemento ancora oggi troppo sottovalutato. Eppure, molto spesso, una delle cause principali della mancata riuscita degli annunci su Facebook è proprio una creatività sbagliata, che non attira il pubblico target o, peggio ancora, anonima: difficilmente un annuncio che non attira l’attenzione sarà in grado di generare conversioni.
L’importanza delle creatività negli annunci è stata a lungo sottolineata: secondo un recente studio a cura del Content Marketing Institute, il 65% dei contenuti di successo ha alla base una strategia di contenuto. È la creatività quel quid in più che potrà inchiodare gli utenti su uno specifico post, mentre scorrono distrattamente il feed di Facebook.
Cosa non dovrebbe mai mancare, dunque, in un annuncio Facebook in grado di convertire? Un titolo breve, un copy persuasivo come descrizione, una CTA diretta e, cosa fondamentale, un contenuto visivo (immagine o video) in grado di catturare l’attenzione.
Test A/B sulle campagne Facebook
Un terzo elemento da considerare è che, molto spesso, neppure i più grandi esperti di Digital Marketing riescono a produrre un annuncio Facebook vincente al primo tentativo. La sperimentazione è una parte importante di una campagna pubblicitaria di Facebook, che consente di modificare quelle Facebook Ads che non producono i risultati di conversione desiderati.
Per poter essere certi che l’annuncio funzioni, occorre sperimentare attraverso una prima fase di test A/B, in modo dai individuare la versione dell’annuncio che funziona meglio e che porta maggiori conversioni. Quando si tratta di campagne Facebook, infatti, conviene sempre creare più varianti dello stesso annuncio e testare quali riescono a convertire meglio. È probabile che scoprirai che un annuncio produce una conversione migliore di un altro. Generalmente, è buona regola destinare almeno il 20% del budget della pubblicità su Facebook ai test A/B.
Queste appena analizzate sono alcune delle motivazioni che causano il fallimento della pubblicità su Facebook. È vero, agire su tutte le variabili sembra difficile, ma una volta apprese le basi, correggere alcune delle campagne pubblicitarie di Facebook con ROI basso non è così complesso e garantirà risultati immediati. Una volta corretti gli errori, la pubblicità su Facebook inizierà a funzionare a dovere.
di Laura Caracciolo, Social media manager, AU di Emera