Il remarketing rappresenta una delle pratiche di digital marketing più apprezzate dalle aziende, che investono nell’implementazione di questa strategia volta a ottimizzare le conversioni e recuperare l’audience sulla base delle precedenti azioni sul web compiute dagli utenti.
In pratica, con il remarketing si fa in modo che un utente che naviga su un sito web, dopo averlo abbandonato, trovi un ADV che lo invogli a tornare sul sito precedente aumentando le possibilità di conversione.
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Una pratica resa possibile dal cosiddetto “tracciamento”, tecnica basata sulla lettura dei pixel inseriti sulle landing page, dai quali è possibile condurre un’azione di remarketing sugli utenti che per un motivo o per l’altro hanno abbandonato la navigazione. Gli stessi utenti vengono intercettati su altri canali con il conseguente spostamento del traffico sulla landing page iniziale o su una landing dedicata.
Secondo Fabrizio Riva, Responsabile del reparto Lead Generation di Across, i vantaggi dell’utilizzo dei pixel a scopo di remarketing sono legati alla loro capacità di proporre ADV mirati incentivando in questo modo gli acquisti, utilizzando alcune leve efficaci come gli sconti o proponendo prodotti simili a quelli appena acquistati.
Stando ai dati analizzati da Across, ad esempio, un’attività di remarketing strutturata ad hoc può consentire a un’azienda di incrementare fino al +40% nell’arco di un mese le visite al proprio sito web, aumentando de 150% il tasso di conversione.