Gli influencer del lusso: strategie e regole

di Chiara Basciano

Pubblicato 17 Settembre 2018
Aggiornato 28 Settembre 2018 09:48

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I marchi del lusso aprono le porte agli influencer e si mettono in gioco, con benefici reciproci: i giusti testimonial da scegliere e le strategie da adottare.

L’utilizzo degli influencer per la promozione del marchio è un fenomeno trasversale, particolarmente complesso per quanto riguarda il settore del lusso. Storicamente per questi brand sono sempre stati utilizzati testimonial d’eccezione, icone della moda, star del cinema e dello spettacolo, in ogni caso personalità in grado di aumentare l’aura di inaccessibilità del prodotto e di rafforzarne l’esclusività.

Oggi, i marchi del lusso sentono invece la necessità di avvicinarsi ai consumatori grazie agli influencer, capaci di rendere più concreto il prodotto. La soluzione migliore è puntare su micro influencer, in grado di gestire un colloquio diretto con chi li segue e rendere tangibile l’uso di prodotti fino ad oggi visti come fuori portata per il consumatore medio.

I marchi di lusso sono più propensi a seguire un marketing tradizionale, trattandosi di colossi abituati a dettare le regole, ma il marketing 2.0 queste regole le ha scardinate dal basso e si rende quindi necessario un adattamento al nuovo sistema.

Quello con gli influencer deve essere un rapporto di scambio: il marchio può aiutarli ad aumentare in attrattività web coinvolgendoli nella creazione di contenuti e offrendo sconti e premi, in cambio si ottengono consumatori nuovi, pronti a credere ai loro influencer di riferimento.

Ma senza dimenticare che l’utente conosce le regole del gioco e fiuta la falsità al minimo accenno, per questo è necessario giocare a carte scoperte facendo capire che il lusso ha voglia di mettersi in gioco.